Cucina

Top pizza d’Italia: la Cascina divora il 20esimo posto, Sirani è a quota 63

Pappalardo: «Notata la crescita» Beghi si trasferirà da Bagnolo a Brescia entro fine anno
Pappalardo a Napoli con la moglie per la premiazione - © www.giornaledibrescia.it
Pappalardo a Napoli con la moglie per la premiazione - © www.giornaledibrescia.it
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Provola e pepe, Capricciosa estiva, Bufala extra, Salmerino alpino o, perché no, l’antichissima Mastunicola. Le pizze «made in Cascina dei Sapori» sono tra le venti «top» d’Italia. L’ha decretato, anche quest’anno, il concorso «50 Top Pizza» premiando il patron Antonio Pappalardo martedì sera a Napoli.

«Sono felicissimo del risultato - è il suo commento -: la crescita che ha interessato il nostro locale è stata notata». Negli ultimi anni la pizzeria di Rezzato ha scalato la classifica: partita dal fondo, è arrivata dapprima 76ª, poi 48ª, quindi 17ª e ora 20ª. Pappalardo dedica questo successo ai suoi affezionati clienti e lo condivide con tutto lo staff che martedì sera, dalla Cascina dei Sapori, ha seguito in streaming la cerimonia.

San Martì

La classifica è suddivisa in due «fette»: ci sono le prime «50 Top Pizza» con al vertice I Masanielli di Caserta, 50 Kalò di Napoli, 10 Diego Vitagliano di Napoli e I Tigli di San Bonifacio; seguono altre 50 «Grandi pizzerie» tra le quali figura un solo bresciano. È Nerio Beghi di Sirani: «Mi fa piacere, ma ad essere sincero non seguo molto queste cose», è il suo commento. Beghi, di questi tempi, sta organizzando il trasloco: entro la fine dell’anno trasferirà pizzeria e pasticceria da Bagnolo Mella a Brescia, zona Cavalcavia Kennedy.

Chi segue il profilo Instagram dell’attività se ne è già accorto: Beghi ha organizzato un «mercatino di San Martì» in cui vende una parte degli arredi e delle attrezzature che in questi anni hanno reso particolare e accogliente il grande locale della Bassa. Oltre a queste due «fette» della classifica rivelate martedì sera, ieri il concorso ha pubblicato anche la lista delle «Pizzerie eccellenti».

Tre sono bresciane: il Ciclone di Sirmione, Inedito di Brescia (sempre di Antonio Pappalardo) e La Filiale di Erbusco griffata Franco Pepe, artigiano della pizza arrivato 14° con la sua Pepe in Grani di Caiazzo. Ma non finisce qui: a settembre il concorso eleggerà le migliori 50 pizzerie del mondo. Chissà se Brescia ci sarà.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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