Salmerino, scarola, zeste: la pizza Quattromani tra Brescia e Bergamo
Una pizza che racchiude i sapori di una terra di confine, unione virtuosa di due comunità, l’una bresciana e l’altra bergamasca, rivali per secoli e ora gemellate nel nome della Capitale della Cultura e della gastronomia. Pontoglio e Cividate al Piano hanno potuto assaggiare per la prima volta, nei giorni scorsi, la pizza Quattromani, un nome che spiega come è stata ideata, ossia da 4 pizzaioli, i più noti e longevi dei due paesi: Paolo Gozzini della Pizzeria Da Ninì e Roberto Minelli de I Prati Verdi (Pontoglio) con Marcello Pasinelli del Castello e Isaia Lupini del Mixer Cafè (Cividate).
La pizza gourmet
Una pizza gourmet, creata dai quattro chef, che ha come ingrediente il pesce, precisamente la tartare di salmerino marinato, simbolo di una terra che da sempre è dominata (e divisa) dalle acque del fiume Oglio. Questo ingrediente è disposto sulla pizza insieme a crema di scarola, pomodoro datterino confit, zeste (ossia scorza) di limone caramellato, crema di patate viola, mozzarella e olio extravergine di oliva del lago d’Iseo. Ora, la Quattromani è entrata nei menù dei quattro ristoranti, che ne vendono la medesima versione allo stesso prezzo.
Ma quest’opera d’arte culinaria, benedetta nei giorni scorsi anche dai sindaci Alessandro Pozzi (Pontoglio) e Gianni Forlani (Cividate), non è stata che l’ultima tappa di un percorso nato quasi per gioco un anno fa, come uno scambio di doni (e di conoscenza reciproca delle rispettive tradizioni natalizie) tra i due paesi, grazie all’impegno delle due associazioni dei commercianti locali, tra cui quella pontogliese guidata da Roberto Manenti, tra le principali menti della serie di iniziative dell’anno della Cultura nel paese più ad Ovest della nostra provincia, insieme con l’assessora Debora Stabile.
Iniziative, al plurale. Perché dallo scorso Natale i momenti di condivisione si sono intensificati, fino a culminare nel grande evento «UniAmo Pontoglio e Cividate», andato in scena lo scorso 15 ottobre con un doppio corteo e l’inaugurazione di un monumento celebrativo dell’amicizia tra le due comunità.
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