La sfida post Covid: «Apro Delia, la gastronomia delle risposte»
Dina è il tempio delle domande, Delia il sito delle risposte. Da Dina trovi un «pollo tra Georges Blanc e Mugaritz: coscia liquida e petto disidratato». Da Delia lasagnette ai gamberi rossi (che sono andate a ruba a Pasqua), vitello tonnato e insalata russa. In tempi di Covid-19 la ristorazione si ferma, ma non la creatività, non la voglia di fare. Così, grazie a un’idea di Alberto Gipponi, lo chef-filosofo di Dina, e tre amici (Alessandro Lollo, maître di Dina, Carlo La Fede e Francesco Crescini), nasce Delia, la gastronomia delle risposte.
«Con Delia nutro le pance e un po’ meno le teste - commenta lo chef che prima di aprire il ristorante gussaghese ha fatto esperienze all’Orsone di Joe Bastianich, al ristorante Da Nadia e all’Osteria Francescana di Massimo Bottura -. Ho tolto tutta la concettualità, per quella c’è Dina, e ho lasciato il buono. Ottime materie prime, piatti comprensibili da tutti, lavoro ridotto al minimo nella cucina di casa: questa è la gastronomia che appaga un bisogno di gola e di sazietà con un buon rapporto qualità-prezzo». Per il momento Delia è un sito internet (www.gastronomiadelia.com) che porta gustosi piatti in tutta la provincia (il 25 aprile, il primo e il 9 maggio, festa della mamma, e da metà maggio tutti i giorni); dopo l’estate, approssimativamente tra settembre e ottobre, diventerà un luogo reale, in città: «Stiamo valutando alcune proposte», racconta lo chef.
Il ristorante di Gussago, ricordiamo, deve il suo nome alla nonna materna dello chef; Delia, invece, «è la figlia che non ho avuto (Gipponi è papà di due maschi, ndr), ma anche il nome di una mia cara amica venuta a mancare nel 2001, come la mia nonna». Con Dina chiusa da mesi, lo chef-filosofo ha lanciato panettoni e colombe «dall’aroma segreto che c’è veramente» (entrambi i dolci si sono rivelati un successo) e ha provato a fare delivery e asporto a Natale e Capodanno, «ma sinceramente non mi sono sentito a mio agio - commenta -, nonostante sia andata bene e, soprattutto, siano stati gli stessi ospiti di Dina a chiedermi di proporre questi servizi. Delia, invece, è più scanzonata, semplice, ma allo stesso tempo profonda. È la formula giusta per entrare con gusto nelle case dei bresciani». La prima occasione per conoscerla è il 25 aprile. Qualche anticipazione sul menù? «Certo - conclude Gipponi -. Ci saranno insalata russa, pasta al forno, linguine all’astice, vitello tonnato e sbrisolona con lo zabaione».
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