Gli chef Camanini e Pappalardo uniti dall’asparago raro
Il coronavirus non ferma la creatività, anzi: la voglia di reagire alle difficoltà del momento stimola la fantasia e il desiderio di collaborare, seppur a distanza. Succede anche in ambito culinario: dall’incontro tra due maestri come Antonio Pappalardo (della Cascina dei Sapori di Rezzato) e lo chef del Lido 84 Riccardo Camanini nasce una pizza limited edition con un ingrediente particolare e rarissimo come l’asparago del Bosco Palli, un’autentica eccellenza piemontese.
Per questa pizza - disponibile in delivery alla Cascina dei Sapori e da martedì anche d’asporto - Pappalardo ha studiato un impasto di farro monococco. Che ben si abbina al sapore intenso e aromatico dell’asparago selvatico «che cresce nel Monferrato per 20-25 giorni l’anno - spiega il pizzaiolo -. È lungo una trentina di centimetri, ha un colore intenso e brillante e viene raccolto a mano. Non è fibroso, è tutto commestibile. Io lo faccio sbollentare 15-20 secondi e, approfittando del suo retrogusto di liquirizia, lo abbino a un Bagòss estivo con 24 mesi di stagionatura». Scaglie importanti che si adagiano sul fiordilatte.
Il tutto completato con una miscela di spezie (c’è anche il cumino), piante ed erbe di origine marocchina (Ras el Hanout). Questo «per offrire ai clienti - commenta - un prodotto di qualità anche oggi. Il supporto alla realizzazione di questa pizza da parte dell’amico Riccardo Camanini vuole essere un esempio di come unendo le forze si possa superare questo duro momento».
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