Cucina

È la Giornata mondiale della pizza: la ricetta

Ventiquattro ore interamente dedicate a uno dei gusti icona del mangiare italiano. Una versione gourmet firmata Nerio Beghi
La pizza - Foto di archivio © www.giornaledibrescia.it
La pizza - Foto di archivio © www.giornaledibrescia.it
AA

Ventiquattro ore interamente dedicate a uno dei gusti icona del mangiare italiano: il 17 gennaio è la Giornata mondiale della pizza, con i festeggiamenti dedicati al prodotto ambasciatore del made in Italy.

Oggi nello Stivale, sulla base di ultime rilevazioni del Centro Studi della Cna (su dati di Infocamere e Infoimprese), il fatturato annuo del settore è di 15 miliardi di euro per un movimento economico che supera complessivamente i 30 miliardi.

A vincere dal punto di vista della preferenza dei gusti degli italiani è la pizza tradizionale sulla gourmet con 8 connazionali su 10 (78,8%) che scelgono la marinara, margherita, napoletana o capricciosa. La pizza gourmet registra un 12,1% di ordinazioni, mentre il 6,2% dei clienti sceglie (o è costretto a scegliere per motivi sanitari) le pizze speciali, per lo più biologiche o senza glutine. 

Per la giornata della pizza vi proponiamo la ricetta della pizza gourmet con aggiughe, peperoncino e prugne della regina firmata Nerio Beghi, creatore e anima di Sirani.

La fascia di prezzo non supera in un caso su due i 7 euro, ma c'è una fascia di mercato (4%) oltre la soglia dei dieci euro. Nello specifico - spiegano i ricercatori - la quasi totalità delle pizze tonde «da piatto» costa tra cinque e dieci euro. La produzione giornaliera del numero di pizze sfornate è invece di 8 milioni, per un numero complessivo di quasi tre miliardi (2.920).

Allo stesso tempo la fotografia sul tessuto produttivo scattata da Cna censisce quasi 127 mila attività che vendono pizza, tra queste, 76.357 sono veri e propri esercizi di ristorazione, circa 40 mila sono ristoranti-pizzerie e quasi 36.300 bar-pizzerie. Dal punto di vista della suddivisione territoriale, il report economico registra in testa la Campania con il 16% delle attività seguita da Sicilia (13%), Lazio (12%), Lombardia e Puglia (10%).

Sul fronte rapporto pizzerie/abitanti la classifica regionale vede l'Abruzzo con un'attività ogni 267 residenti, Sardegna (un'attività ogni 273 abitanti), Calabria (285), Molise (307) e Campania (335). Intanto, come sottolinea l'Associazione Verace Pizza Napoletana che raggruppa al suo interno oltre 760 pizzerie affiliate, più di 470 pizzaioli iscritti all'albo e sei scuole nei cinque continenti, l'Unesco ha riconosciuto l'arte del pizzaiuolo napoletano, ma in Italia non è ancora inquadrata professionalmente e dal punto di vista normativo e lavorativo la figura del pizzaiolo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato