Università

Riforma alla facoltà di Medicina, sono 1.200 i possibili candidati

Il rettore dell’UniBs Francesco Castelli: «Abbiamo bisogno di sapere al più presto tutti i dettagli»
L'esame verrà svolto dopo un semestre ad accesso libero
L'esame verrà svolto dopo un semestre ad accesso libero
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«Quali corsi dovremo erogare? Potranno essere seguiti a distanza? Per organizzarci abbiamo bisogno di conoscere il prima possibile i dettagli». Ad ammetterlo, facendo riferimento alla riforma delle modalità di accesso a Medicina approvata nei giorni scorsi alla Camera, è il rettore dell’Università di Brescia Francesco Castelli durante il «Tg preview» di Teletutto condotto ieri sera dal giornalista Salvatore Montillo.

Il rettorato di UniBs ha sede nel prestigioso palazzo Martinengo Palatini in piazza del Mercato - © www.giornaledibrescia.it
Il rettorato di UniBs ha sede nel prestigioso palazzo Martinengo Palatini in piazza del Mercato - © www.giornaledibrescia.it

Cosa cambia

Tra tante incertezze che verranno chiarite dai decreti attuativi, due sono, al momento, i punti fermi. Il primo: «Il numero programmato rimane», sottolinea il prof. Castelli. Il secondo: «Dopo il semestre-filtro, che sarà ad accesso libero e durerà in realtà quattro mesi, a dicembre ci sarà comunque un esame, anzi due, perché lo stesso test potrà essere ripetuto due volte. La selezione viene, insomma, soltanto posticipata nell’ottica di apportare migliorie all’accesso sotto il profilo qualitativo». Per il semestre-filtro il rettore stima che l’UniBs possa ricevere un numero di candidature «pari a 4 o 5 volte il potenziale dell’ateneo che è di 300 studenti. Parliamo anche di 1.200 iscrizioni».

Sistema

A dicembre, sulla base dei crediti formativi accumulati, gli studenti verranno inseriti in una graduatoria nazionale utile a individuare chi passerà al secondo semestre. E in caso di mancata ammissione potranno proseguire il percorso in corsi di laurea affini.

La riforma, che dovrebbe scattare già quest’anno, impone una riflessione sulla disponibilità di organico nel comparto. «In Italia ci sono 4,5 medici ogni mille abitanti, non sono pochi», fa notare il presidente dell’Ordine dei Medici Germano Bettoncelli, in collegamento con il «Tg preview» dalla sede di via Lamarmora. «Più che incidere sul numero – dice – è forte la necessità di riorganizzare il Sistema, in particolare sul territorio».

Nel nostro Paese, aggiunge il rettore, «non possiamo parlare di carenza di medici. È evidente, però, che il Ssn risulta meno attrattivo e i giovani preferiscano specializzazioni che offrono possibilità di impiego nel privato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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