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Il medico gli regala una fattoria in Senegal: «Voglio aiutare gli altri»

Dahoud ringrazia Francesco Martino, in servizio dal 1988 al 2022 a Chiari, che gli ha donato una nuova vita: «La fattoria va bene, faremo il pozzo»
Il dottor Francesco Martino e Dahoud in Senegal - © www.giornaledibrescia.it
Il dottor Francesco Martino e Dahoud in Senegal - © www.giornaledibrescia.it
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«Chi è Francesco? Un gentleman». Così Dahoud, 35enne del Senegal, definisce il «dottore americano playboy» che ha realizzato il suo sogno: aprire una fattoria con pulcini, conigli, orto e piante di limoni nel suo Paese d’origine.

Nel villaggio a 200 chilometri da Dakar è una giornata calda e ventosa. Dahoud, durante una pausa dal lavoro nel campo, ci risponde via WhatsApp: «Francesco Martino (urologo che dal 1988 al 2022 è stato in servizio all’ospedale di Chiari, ndr) mi ha aiutato tantissimo, prima in Italia e poi qui. Grazie a lui adesso in Senegal ho una fattoria. Gli animali stanno bene, ma c’è poca acqua. Ciò che manca è un pozzo e intendiamo realizzarlo».

La storia

I due – ricordiamo – si conoscono da più di 15 anni perché Dahoud chiedeva l’elemosina nel parcheggio dell’ospedale di Chiari e chiamava Martino «dottor americano playboy». «Arrivavo tutte le mattine a Chiari da Lumezzane con la corriera – spiega il 35enne –. Lì erano tutti molto generosi con me perché sapevano che mi comporto bene e sono una brava persona. Avevo tantissimi amici».

Durante la pandemia chiedere l’elemosina era diventato impossibile. E il medico aveva aiutato l’amico fornendogli una tessera prepagata per pagarsi le spese. Conclusa l’emergenza i due si sono rivisti e Martino ha chiesto a Dahoud quale fosse il suo sogno. Detto, fatto: il medico ha acquistato per lui una fattoria.

Impegno

«In Senegal sto bene, sono molto contento – racconta dal Senegal –. Non ho mai visto mio padre e mia madre è morta quattro anni fa. Trascorro le giornate nel campo, c’è sempre tanto da fare. A Martino mando le fotografie di ogni cosa perché mi ha aiutato e voglio dimostrargli che mi prendo cura di ciò che ho». L’obiettivo di Dahoud è far decollare l’attività e «aiutare le altre persone. Perché nella vita non bisogna pensare solo a se stessi».

  • La fattoria in Senegal di Dahoud
    La fattoria in Senegal di Dahoud
  • La fattoria in Senegal di Dahoud
    La fattoria in Senegal di Dahoud - La fattoria in Senegal di Dahoud
  • La fattoria in Senegal di Dahoud
    La fattoria in Senegal di Dahoud - La fattoria in Senegal di Dahoud
  • La fattoria in Senegal di Dahoud
    La fattoria in Senegal di Dahoud - La fattoria in Senegal di Dahoud

Dell’Italia il 35enne dice di avere un bel ricordo: «Stimo i bresciani perché sanno lavorare. Ho imparato molto da loro». La storia del «dottore americano playboy» potrebbe diventare presto un film grazie all’intuizione del regista Luca Rabotti. «Sono molto contento. L’Italia è nel mio cuore».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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