Ucraina, un carico partito da Iseo, ora caccia ai posti letto

Il paese ha risposto all’iniziativa di Silvia Pagliarini a favore di associazione Nalyda
Le donne che coordinano la raccolta a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
Le donne che coordinano la raccolta a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
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Il furgone è stato riempito fino al tetto, ed è stato necessario chiedere anche l’aiuto ai passanti, perché scatole e scatoloni raccolti erano davvero moltissimi. La popolazione di Iseo ha risposto con entusiasmo e generosità all’appello di Natalya per la sua associazione Nalyda, e quando il veicolo è arrivato in largo Zanardelli, punto di raccolta, i sorrisi e i grazie si sprecavano.

«Non raccogliamo vestiti - spiega Natalya - ma generi alimentare già pronti e materiali di prima necessità, farmaci e parafarmaci, soprattutto quelli che fermano il sangue. Tutto ciò che viene raccolto è portato nella città di Cernivci, al confine con la Romania, e affidato alla Croce Rossa che si occupa della distribuzione».

Tutto il Basso Sebino ha risposto all’appello di Silvia Pagliarini, titolare di Barbieri abbigliamento a Iseo, che si è messa in contatto con Natalya tramite la badante della nonna.

«Ho sentito il bisogno di intervenire subito, anche prima che si muovessero le istituzioni - racconta Silvia -, non riesco a tollerare che bambini e donne subiscano una guerra ingiusta e così ho messo a disposizione il negozio come punto di raccolta e lanciato sui social e sui mezzi di comunicazione l’appello a raccogliere i materiali segnalati da Natalya. Continueremo a farlo perché molte persone mi chiedono e mi contattano per sapere cosa serve e come possono essere d’aiuto. L’associazione Nalyda è molto attiva a Brescia e quindi è affidabile».

Natalya ha chiesto anche sistemazioni ed accoglienza per tanti profughi, donne e bambini che lei conosce, e Silvia si è già attivata anche per questo: «Tra i nostri contatti e i nostri clienti abbiamo già raccolto alcune disponibilità, sia a Cortefranca che a Montisola dove ci sono appartamenti che verranno messi a disposizione di chi scappa dall’Ucraina; ora aspettiamo che mamme e bambini arrivino, a recuperare un po’ di pace e serenità».

Sul versante dell’accoglienza, Progetto Iseo ha spronato il Comune, che da qualche settimana è azionista di controllo della società, a mettere a disposizione le case mobili di Sassabanek. Nel campeggio infatti sono disponibili circa sessanta posti letto e le strutture al momento sono vuote, in attesa che si apra la stagione. Intanto, anche l'associazione Rete di Daphne devolverà all’associazione Nalyda il ricavato delle prossime iniziative a favore delle donne.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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