Nuove ordinanze salva-acqua in vigore dai laghi alla Franciacorta

Cresce ogni giorno l’elenco dei sindaci bresciani che emettono ordinanze utili a limitare l’uso dell’acqua potabile. Ieri sono arrivate quelle di Erbusco, Monte Isola, Coccaglio, Calcinato e Desenzano. Nel primo caso il sindaco Ilario Cavalleri vieta l’irrigazione di giardini e prati dalle 8 alle 22, il lavaggio di cortili, piazzali e auto private e il riempimento di fontane ornamentali e vasche da giardino. Molte simili sono le regole entrate in vigore a Monte Isola: i divieti sono gli stessi, l’unica differenza è che sull’isola non c’è una fascia oraria in cui si possano annaffiare giardini, prati e orti. Non si bagnano e basta.
Le reazioni
«La situazione da noi è tranquilla - spiega il sindaco Fiorello Turla -: non stiamo riscontrando nessuna carenza d’acqua. L’ordinanza che ho emesso fa seguito alle indicazioni anti-spreco espresse dalla Regione». A Coccaglio, invece, l’irrigazione di giardini e prati è consentita solo dalle 22 alle 5 riducendo al minimo indispensabile - si legge nell’ordinanza - il programma di irrigazione». Anche Calcinato, si diceva, è corso ai ripari con un provvedimento che, da oggi, limita il consumo di acqua potabile soltanto per scopi alimentari e igienico-sanitari e precisa che è possibile utilizzare l’acqua per altre ragioni solo dalle 23 alle 5. È di ieri anche l’ordinanza del sindaco di Desenzano: nella cittadina giardini, prati e orti non possono essere innaffiati dalle 7 alle 23. Qua e là nella nostra provincia sono una settantina i Comuni, città compresa, in cui sono in vigore ordinanze che dettano regole e invitano a «un uso razionale e corretto dell’acqua potabile riconoscendo la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i cittadini».
Cambiano le città, resta l'ordinanza
L’impianto generale dei provvedimenti è sempre lo stesso: non è possibile innaffiare con acqua potabile i giardini, lavare i piazzali e le macchine e riempire le fontane ornamentali e le piscine private, pena multe che oscillano dai 100 ai 500 euro. In alcuni paesi sono previste delle deroghe per gli orti privati e le essenze di recente piantumazione (è il caso, ad esempio di Mazzano) oppure vengono definite fasce orarie precise in cui, con parsimonia, si possono innaffiare giardini, prati e orti. A Toscolano Maderno, ad esempio, l’irrigazione è vietata solo dalle 7 alle 23. E a Monticelli Brusati non si può dare da bere ai giardini dalle 8 a mezzanotte e agli orti dalle 8 alle 20. La lista dei Comuni che hanno imposto delle limitazioni, dicevamo, è lunga: si va da Anfo a Carpenedolo, da Gardone Riviera a Rodengo Saiano, da Gianico a Lodrino. Qui, tra l’altro, la fornitura d’acqua viene interrotta ogni notte dalle 22.30 alle 6 e, ormai da settimane, il sistema regge grazie alle autocisterne.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
