«Non vi ho lasciati»: l'ultimo gesto d'amore di chef Fusari
«Non vi ho lasciati, avete in eredità le mie ricette che raccontano le mie idee. Copiatele e fatele vivere costruendo attraverso il cibo un mondo migliore». È l'ultimo messaggio postato sulla pagina Facebook di Vittorio Fusari, il rinomato chef originario d'Iseo morto a soli 66 anni per un'embolia polmonare. Commozione e dolore per il cuoco, che da ferroviere ha conquistato una stella Michelin con la sua cucina creativa, fantasiosa e soprattutto rispettosa della tradizione e della valorizzazione dei prodotti del territorio.
I suoi funerali si svolgeranno sabato 4 gennaio alle 10 nella Parrocchiale di Iseo e dopo le esequie si proseguirà verso il tempio crematorio. La camera ardente è a Casa Panella, in via Duomo 39 a Iseo. La veglia di preghiera si terrà venerdì 3 gennaio alle 19. Per volontà della famiglia, si prega di non inviare fiori, piuttosto sostegno ai progetti di Vittorio per Slow Food Oglio Franciacorta Lago d’Iseo.
L'ultima fotografia scelta per il saluto social lo ritrae con il suo amato lago sullo sfondo e le braccia spalancate, pronte ad accogliere. Del resto così è stata la sua vita, un continuo accogliere e mettere a disposizione davvero di tutti la propria arte ai fornelli. Un uomo semplice ma eccezionale, talentuoso, che condivideva con la moglie Anna Patrizia Ucci.
La svolta, per Fusari, fu nel 1981 segnò con l'apertura dell'osteria Il Volto nella sua Iseo e poi Le Maschere, sempre a Iseo, dove lavorò sino al 1995. Dopo un decennio trascorso a creare piatti che rimarranno nella storia torno all'osteria Il Volto e poi alla Dispensa pani e vini di Torbiato di Adro, per approdare infine come chef, dopo l'esperienza milanese da Pont de Ferr, nel rinomato ristorante Balzer di Bergamo.
Una vita piena, la sua, che si è spenta il primo giorno del 2020 all'ospedale Mellini di Chiari dove era ricoverato in seguito ad un principio di infarto. Le festività natalizie le aveva trascorse in un letto d'ospedale, ma non aveva perso il sorriso e sulla sua pagina Facebook aveva continuato a raccontarsi agli amici del web.
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