Scuole al freddo, Ferrari: «La Provincia di Brescia ha sempre riparato i guasti»
Un grado in meno, quindi 19 gradi al massimo, e la necessità di aprire anche solo per qualche minuto porte e finestre al cambio dell'ora. «È ovvio che, in questa situazione, la percezione del calore nelle scuole sia diversa e inferiore al passato, ma in caso di guasti la Provincia di Brescia è sempre intervenuta in maniera rapida ed efficace». Lo sottolinea Filippo Ferrari, consigliere provinciale con delega all'Edilizia scolastica, nell'incontro con la stampa convocato per fare il punto su ciò che sta accadendo negli istituti superiori di città e provincia che fanno capo al Broletto.
La Provincia gestisce 108 edifici (80 scuole e per il resto palestre) sparsi da Edolo a Remedello, da Gardone Valtrompia a Palazzolo. Con l'accensione degli impianti (in buona parte vetusti e di complessa gestione) «abbiamo ricevuto una decina di segnalazioni di malfunzionamento - spiega Alessandro Castellini, responsabile dell'Ufficio Impianti della Provincia - da scuole come il Leonardo, il Lunardi e il Copernico. In alcuni casi si è trattato di piccoli guasti, in altri dell'effetto del malcostume di far sfiatare i caloriferi senza l'intervento di un tecnico».
Se complessa è la gestione del servizio, dolente è il tasto dei costi: nella stagione termica 2021-2022 il Broletto per le scuole ha speso circa 9 milioni di euro e per la stagione 2022-2023 stima di arrivare a 15. Il grado in meno, insomma, non farà risparmiare. Ciò che incide e preoccupa sono i rincari energetici.
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