Scuola in casa: istruzioni per genitori e aiuti ai ragazzi
È possibile accedere a G-Suite for education da tablet o smartphone? Come si utilizza Meet? Da quando le scuole sono chiuse e la didattica viaggia in rete, mamme, papà e nonni si sono trovati a dover esplorare piattaforme come We School, Hangouts Meet e G-Suite for education per aiutare figli e nipoti a seguire le lezioni a distanza. Ovviamente non tutti hanno la stessa dimestichezza con il linguaggio della rete.
Ecco perché la Fondazione Asm - in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e l’agenzia Techsoup Italia - ha lanciato «Edusmart», una guida digitale per genitori e insegnanti alle prese con la formazione didattica on line. Obiettivo: «Sostenere il difficile ruolo educativo - fa sapere la Fondazione guidata dal presidente Felice Scalvini - in un momento in cui la dimensione comunitaria della scuola è fortemente compromessa dall’epidemia di coronavirus. L’Ufficio scolastico provinciale sta compiendo uno sforzo straordinario per far sì che agli studenti siano garantite le medesime opportunità. Ci è sembrato naturale supportarlo in questa encomiabile azione».
Concretamente, dal sito Edusmart.it, è possibile vedere videotutorial che chiariscono alle famiglie le funzioni e le potenzialità delle piattaforme più utilizzate per la didattica a distanza (come si partecipa a una videolezione, come si fa un compito... ). Ci sono poi domande e risposte (Faq) sui principali dubbi che possono emergere al primo approccio con questi strumenti. E, per gli insegnanti, sono disponibili dei corsi on line con dimostrazioni pratiche (quelli in programma oggi e domani hanno già raggiunto il numero massimo di iscritti).
Ai nuovi servizi per docenti e famiglie, se ne aggiunge uno pensato direttamente per i ragazzi. È il «Dopo scuola digital» ideato da Antonio Molinari, dottorando in Cattolica, collaboratore Asa e coordinatore delle Acli della Valcamonica. L’iniziativa «mette in contatto - spiega il promotore - i giovani che necessitano di un "dopo scuola" con gli studenti universitari disponibili a svolgere gratuitamente il servizio attraverso una piattaforma digitale propria o messa a disposizione dalle Acli della Valle». Ad oggi già 18 bambini e ragazzi tra i 6 e i 16 anni vengono seguiti a distanza da altrettanti giovani per lo più studenti (della Cattolica di Brescia e altre università italiane) o neolaureati.
Per gli universitari «è un’occasione per condividere conoscenze e sperimentare l’insegnamento». Chi intende aderire può scrivere a vallecamonica@aclibresciane.it. In parallelo, grazie a Paolo Valzelli e altri studenti, è nato anche un progetto «ludoteca» per intrattenere un gruppo di bambine di sei anni e rispondere così al bisogno di socialità scaturito dalla necessità di rimanere sempre in casa.
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