Riaperte le materne, a Brescia mille bambini in meno in 10 anni
Tra pareti del colore del sole, palloncini di benvenuto, cucinetta giocattolo, bambole e tanti libriccini, la scuola Piaget di via delle Tofane ha accolto ieri i primi alunni della nuova sezione Primavera. Sono dieci e hanno tra i due e i tre anni. Oltre alla preside Claudia Marchi e alle educatrici, ad augurare loro un buon inizio c’erano l’assessore alla Pubblica istruzione Fabio Capra, la dirigente del Comune Anna Maria Finazzi e alcuni esponenti del Consiglio di quartiere Sant’Eustacchio.
«Con questa sezione - ha detto Capra - rispondiamo a un’esigenza della zona, che prima era sprovvista di servizi per questa fascia d’età».
Ieri nelle materne della città è iniziato l’anno scolastico per 3.784 bambini (1.350 nelle comunali, 1.703 nelle convenzionate e 731 nelle statali), mille in meno di una decina di anni fa (nell’anno scolastico 2010/2011 erano 4.784). Il calo demografico si fa sentire e la Loggia non ne è indifferente: «Questa rotta negativa va invertita - è il commento dell’assessore -. Noi stiamo lavorando in questa direzione potenziando i servizi a favore delle famiglie e introducendo nuovi posti nei nidi e nuove sezioni Primavera».
Complessivamente nel Bresciano gli iscritti alle scuole dell’infanzia statali sono circa dodicimila. Quelle paritarie Fism contano meno di 20mila bambini (16mila frequentano le materne, gli altri i nidi). «Il trend è contrario negli asili nido - aggiunge Finazzi -, il servizio però interessa solo il 30% dei bambini di quell’età e il calo demografico influisce quindi di meno». In città gli ammessi nei nidi comunali sono 424 (erano 237 nel 2010-2011), in quelli convenzionati 686 (erano 659 l’anno scorso).
A due passi della scuola Piaget c’è la materna Sant’Eustacchio che, come ha ricordato Capra, «è destinata a chiudere tra due anni. Sul suo futuro stiamo valutando alcune idee». Lino Moretti, vicepresidente del Consiglio di quartiere, ha approfittato della presenza dell’assessore per chiedere collaborazione nella riattivazione del Pedibus. «Volentieri», la risposta di Capra. La stessa Piaget, poi, potrebbe ampliarsi: oggi ha una capienza di 100 alunni e ne ospita un’ottantina; in futuro sistemando alcuni spazi potrebbero essere ricavate ulteriori due sezioni.
L’anno è iniziato nel rispetto delle misure anti-Covid. Come ha spiegato Anna Maria Finazzi «ogni classe viene trattata come una "bolla" che non può entrare in contatto con bambini di altre sezioni. Le educatrici devono indossare mascherine Ffp2 e i genitori che si fermano negli asili nella fase di inserimento dei piccoli devono avere il Green pass». La certificazione verde, ricordiamo, viene chiesta dalla Loggia a tutte le figure che entrano a scuola: oltre a educatrici, docenti e personale Ata, il Green pass viene chiesto al personale delle cooperative che lavora nelle mense, che fa assistenza ai disabili ed eroga altri servizi come il dopo-scuola. Su questo fronte ieri «non mi sono stati segnalati problemi - fa sapere l’assessore Capra -: tutti avevano il Green pass».
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