Sanità, da giugno nuovo Centro unico di prenotazione al via a Brescia
Più fondi, apertura straordinaria degli ambulatori (dalle 16 alle 20 e il sabato mattina) e nuovo Centro unico di prenotazione (al via, in forma sperimentale, a Brescia a giugno) per garantire ulteriori visite ed esami. Questa la ricetta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso per ridurre le liste d’attesa in Lombardia.
I fondi
Sul piatto ci sono 61 milioni di euro dei quali 41 milioni per gli ospedali pubblici e il resto per il privato accreditato. Fondi che dovrebbero servire per chiudere l’anno erogando in tutta la regione altre sette milioni di prestazioni (visite ed esami), un milione in più rispetto al 2023.
L’estensione dell’apertura degli ambulatori dovrebbe scattare il 6 maggio. A giugno, invece, è previsto l’avvio del Cup all’Asst Franciacorta: Brescia in questa operazione annunciata da anni ha un ruolo da apripista. Entro fine settembre condivideranno le proprie agende anche le Asst Spedali Civili e Garda e la Fondazione Poliambulanza. In una terza fase, entro fine anno, aderiranno ulteriori realtà.
Tempi massimi di attesa per i riferti
Sempre in tema di sanità Bertolaso ha annunciato altre novità come l’imposizione di tempi massimi di attesa al rilascio dei referti (5 giorni per lo screening mammografico).
Quanto poi alla carenza di personale, considerati i pensionamenti in vista quest’anno e il prossimo, la Lombardia avrebbe bisogno di 700 medici, 2.500 infermieri, 400 tecnici sociosanitari e 1.200 medici di famiglia. Bertolaso ha confermato l’intenzione di reclutare personale da Argentina e Paraguay (i Governi locali hanno riferito di 3mila infermieri e 500 medici interessanti): gli accordi sono in fase di definizione. Verrà inoltre indetto un bando unico - per medici e infermieri - rivolto all’Italia.
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