Dall’ospedale alle case di comunità: a che punto sono i progetti in città

Sono finiti i lavori al Civile ed è in corso la fase di accreditamento, mentre sono nel vivo i cantieri delle case di comunità e quello del polo di via Nikolajewka partirà tra fine anno e inizio 2025
L'Ospedale Civile di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Ospedale del futuro sì, ma anche sanità sul territorio. In Loggia il direttore generale dell’Asst Spedali Civili Luigi Cajazzo si è presentato con l’architetto Marco Verga e il direttore sociosanitario Enrico Burato, che ha colto l’occasione per fare il punto sui lavori delle case di comunità cittadine, dell’ospedale di comunità (pronto e in fase di accreditamento) e del futuro polo di via Nikolajewka, il cui cantiere dovrebbe partire tra fine anno e inizio 2025.

Ad oggi la Asst ha attivato le case di comunità (strutture sociosanitarie polivalenti di riferimento per la popolazione) di Nave, Travagliato, Tavernole e Ospitaletto. E le «cot» (centrali operative che coordinano la presa in carico dei fragili) di Ospitaletto, Rezzato, Sarezzo, viale Duca degli Abruzzi e Spedali Civili.

Le case di comunità

Burato ha spiegato che la casa di comunità di viale Duca degli Abruzzi sarà pronta entro fine anno (costo 1,8 milioni).  Per quella di via Marconi (con «cot») sarà necessario attendere fino al primo semestre del 2025: «Comprenderà anche un’area di diagnostica – ha precisato il direttore sociosanitario – che, in linea con il modello di sanità territoriale, consentirà di indirizzare in questo luogo, ben servito dai mezzi pubblici, gli utenti che oggi si recano in ospedale».

La spesa complessiva in questo caso si aggira attorno ai 4,1 milioni di euro. Quanto alle altre due case di comunità cittadine, quella di via Corsica (da 3,9 milioni, con tanto di ampio ambulatorio) verrà completata nel primo quadrimestre dell’anno prossimo e quella di via Don Vender, vincolata dalla Sovrintendenza, entro fine 2025 (costo 2,2 milioni).

L’ospedale e il polo

Buone notizie arrivano, poi, dall’ospedale di comunità (interno al Civile, oltre a quello di Buffalora): i lavori da 1,1 milioni per 580 metri quadri sono stati ultimati ed è in corso la fase di accreditamento. Gli ospedali di comunità sono strutture ponte tra l’ospedale e il domicilio riservate ai pazienti che necessitano ancora di cure prima di essere dimessi.

Infine c’è il progetto del polo di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di via Nikolajewka contenente, tra le altre cose, il nuovo centro per i disturbi del comportamento alimentare e un centro diurno per adolescenti ad oggi non presente a Brescia: è in corso la fase di aggiudicazione dell’opera e il cantiere partirà tra fine anno e inizio 2025. L’edificio sarà autosufficiente dal punto di vista energetico. 

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