Plasma «salvavita»: le donazioni sono in aumento, ma si può fare di più

Lo dice l’Avis provinciale di Brescia in occasione della Giornata del donatore. In Italia la raccolta è ancora insufficiente
Un cartello per la campagna di donazione di sangue all'Avis a Chiari
Un cartello per la campagna di donazione di sangue all'Avis a Chiari

Meno di 4.800 sacche nel 2022, oltre 5.500 l’anno scorso. Cresce, in provincia di Brescia, la raccolta di plasma, risorsa fondamentale per la produzione di farmaci salvavita. Ma, come fanno notare Gabriele Pagliarini e Germana Zana, rispettivamente presidente e direttore sanitario dell’Avis provinciale, «si può fare di più. L’Italia, da questo punto di vista, non è autosufficiente: importa il 27% del suo fabbisogno dall’estero, dove i donatori non sono, come da noi, volontari periodici». L’occas

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.