Influenza, in provincia di Brescia malate 18.000 persone
La curva dell’influenza (e delle sindromi simil-influenzali) si è impennata: dopo il calo registrato durante le vacanze di Natale, il numero dei contagi continua ad aumentare. Rispetto agli ultimi due inverni il picco è infatti in ritardo. Ed è atteso alla fine del mese.
Stando all’ultimo bollettino regionale disponibile, l’incidenza totale in Lombardia è di 14,3 casi per mille assistiti, in linea con la media italiana. Nel Bresciano si può quindi stimare che siano a letto 18mila persone. I più colpiti sono sempre i bambini fino a 4 anni d’età (l’incidenza in questa fascia sale al 21,9 per mille). Tra i sintomi più diffusi ci sono cefalea, febbre alta, dolori muscolari e articolari debilitanti.
Nella grande famiglia delle sindromi simil-influenzali - ricordiamo - oltre all’influenza (riscontrata nel 37% dei casi), ci sono ad esempio il Rhinovirus, il virus respiratorio sinciziale (Rsv), il Covid e l’Adenovirus.
In Lombardia nei giorni scorsi è stata superata la soglia dei due milioni di vaccini antinfluenzali somministrati, 133.900 in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Anche nel Bresciano la campagna - ancora in corso - sta procedendo meglio del passato: è stata oltrepassata quota 250mila dosi contro le 230mila complessive della scorsa stagione.
In Italia - stando al bollettino settimanale dell’Istituto superiore di Sanità - le regioni più colpite sono Abruzzo (dove l’incidenza sfiora i 20 casi per mille abitanti), Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Si stima che le sindromi simil-influenzali, dall’inizio del piano di sorveglianza, abbiano colpito 6,7 milioni di italiani.
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