In Lombardia il 15% degli adolescenti è sovrappeso
Il 7,5% degli adolescenti pratica sport ogni giorno, ma c’è un bel 13,8% che non lo fa mai. I social tengono i nostri ragazzi incollati a uno schermo, nel 22,1% dei casi, ben cinque o più ore al dì. Il 26,2% è abituato a consumare quotidianamente una o più merendine. E il 12% fa lo stesso con le bibite zuccherate e gassate. Emerge dal recente report della Sorveglianza HBSC-Italia pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità che, sulla base di un’indagine condotta su quasi 90mila adolescenti di tutto il Belpaese, mette in evidenza che due su 10 sono sovrappeso o obesi.
Il peso
Il focus - che prende come riferimento l’Indice di massa corporea (calcolato dividendo i chilogrammi di peso per l’altezza al quadrato) - racconta la situazione di ogni singola regione. L’eccesso ponderale interessa soprattutto la Campania (con il 24,9% dei ragazzi e delle ragazze tra gli 11 e i 15 anni che sono sovrappeso e il 6,7% che è obeso), la Sicilia e la Basilicata. La Lombardia è sotto la media nazionale con il 14,2% di adolescenti sovrappeso e il 2,9% obeso. Percentuali che si abbassano con l’aumentare dell’età: tra i diciassettenni di casa nella nostra regione l’1,6% soffre di obesità e il 10,8% è sovrappeso. Sottopeso, da noi, sono invece tre adolescenti su 100, quota che è abbastanza in linea con quella delle altre regioni d’Italia e che raggiunge il livello massimo in Sardegna, dove risulta sottopeso il 4,8% dei 17enni.
Realtà e percezione
Lo studio lega questa rilevazione dello stato ponderale al concetto di insoddisfazione corporea «a causa di una distorsione percettiva-affettiva o di dati oggettivi»: in Italia le ragazze normopeso che si percepiscono «grasse o troppo grasse» sono il 21,8% a 11 anni, il 29% a 13 anni e il 33% a 15 e 17 anni. Tra i coetanei maschi le percentuali sono più ridotte: si va dal 10 al 12%.
Alimentazione
Entrando nel merito delle abitudini alimentari solo il 15,7% dei ragazzi e delle ragazze del Paese consuma frutta più di una volta al giorno. Percentuale che si riduce a quota 13,5 se ad essere considerata è la verdura. I dolci industriali, si diceva, sono molto gettonati: a mangiarli almeno una volta al giorno sono soprattutto le femmine. Quanto alle bibite, dal report si evince che il 21,2% degli intervistati le beve meno di una volta a settimana, ma c’è anche un 5,1% che le consuma una volta al giorno tutti i giorni e un 6,9% più di una volta al dì.
Lo studio evidenzia, poi, il valore della colazione, «pasto estremamente importante per l’equilibrio fisiologico e psicologico, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza. Saltare questo pasto influenza le capacità di concentrazione e di apprendimento, favorisce il consumo disordinato di cibi spazzatura (junk food) e può persistere come abitudine scorretta in età adulta». Poco più della metà dei ragazzi e delle ragazze la fanno regolarmente; uno su quattro, invece, non la fa mai.
Sedentarietà
Relativamente, poi, all’attività fisica, la metà degli adolescenti del Paese dichiara di svolgerla almeno tre volte la settimana; abitudine più frequente nei maschi in tutte le età considerate. Quanto poi alle abitudini sedentarie (associate, da alcuni studi, all’aumento «dello stress, dell’ansia e del consumo di sostanze») emerge che il 16% dei ragazzi e delle ragazze tra gli 11 e i 17 anni sta sui social un’ora al giorno, il 17,7% due ore e ben il 22,1% cinque ore o più. Stringendo il focus alla nostra regione, a dedicarvi più di due ore al giorno è il 24% delle 11enni e il 17,2% degli 11enni, percentuali che raggiungono quota 60,7 e 40,3 a 17 anni.
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