Altri fondi in arrivo nel Bresciano per ridurre le liste d’attesa
Altri fondi in arrivo, nel Bresciano, per ridurre le liste d’attesa. A stanziarli è la Regione: la «ricetta» dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso per rendere più efficiente la sanità lombarda prevede prestazioni aggiuntive negli ospedali pubblici e privati accreditati (da erogare nel pomeriggio fino alle 20 e il sabato mattina) finanziate con ulteriori 23,5 milioni di euro, dei quali circa 4 milioni e mezzo per la nostra provincia così suddivisi: 3,9 milioni per Ats Brescia (che comprende tutta la nostra provincia, Valcamonica esclusa) e un milione per Ats Montagna (Valcamonica e Valtellina). Fondi che, a livello regionale, vanno ad aggiungersi ai 61 milioni di euro stanziati in primavera per 8 milioni di visite ed esami (un milione di prestazioni per il nostro territorio). Più risorse quindi e uno sforzo ulteriore richiesto al comparto.
L’attività di collaudo del Cup unico regionale
«Con questo provvedimento - sostiene l’assessore Bertolaso - adottiamo ogni iniziativa utile per l’abbattimento delle liste d’attesa destinando, in totale, circa 84 milioni di euro di fondi per il 2024 per questo specifico intervento. Incrementiamo, infatti, quanto già stanziato in precedenza, 61 milioni di euro, per dare la possibilità alle Ats, Agenzie di Tutela della Salute, di intervenire sulle prestazioni che presentano maggiori criticità di offerta e predisporre bandi per affidare l’esecuzione di quegli esami anche agli operatori privati. Come già ho detto in passato, la questione delle liste d’attesa riguarda tutti: erogatori pubblici e privati sono chiamati a fare la propria parte».
Nel frattempo, aggiunge Berolaso, «prosegue anche l’attività di collaudo del Cup unico regionale che dovrà essere avviato, come da contratto, a settembre». Il Centro unico di prenotazione, annunciato da anni, debutterà nel Bresciano, all’Asst Franciacorta. Come spiegato in primavera dalla Regione, le prime agende franciacortine a disposizione verranno integrate con quelle di Civile, Asst Garda e Poliambulanza. In seguito il Cup crescerà con l’obiettivo di diventare effettivamente regionale nel 2026.
Nel dettaglio le Ats potranno individuare ulteriori prestazioni che necessitino di margini di miglioramento in ordine ai tempi di attesa. E pubblicheranno le manifestazioni di interesse rivolte agli Enti privati accreditati erogatori di prestazioni di specialistica ambulatoriale, a contratto e non a contratto, interessati a sottoscrivere accordi o addendum contrattuali per l’acquisizione di prestazioni aggiuntive finalizzate al recupero delle liste di attesa, a favore di assistiti lombardi. Entro il 24 settembre saranno pubblicati gli esiti delle istruttorie e tutti gli erogatori privati dovranno garantire la visualizzazione delle agende attraverso la Rete regionale di prenotazione dal primo ottobre, al fine di consentire l’avvio delle prenotazioni da parte degli utenti.
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