Addio al bollino adesivo sui farmaci: arriva il Datamatrix

Dal 9 febbraio il bollino adesivo sui farmaci sarà sostituito dal sistema che mette al centro tracciabilità e sicurezza
Per i farmaci arriva il nuovo sistema Datamatrix
Per i farmaci arriva il nuovo sistema Datamatrix
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Tra incertezze e preoccupazioni, a febbraio dovremmo dire addio al bollino adesivo a tre strati che da una decina di anni caratterizza le confezioni dei farmaci garantendone l’autenticità e la tracciabilità. Le deroghe delle quali l’Italia ha beneficiato stanno, infatti, per scadere. Salvo se ne prevedano di nuove, anche il nostro Paese dovrà adeguarsi al sistema anticontraffazione scelto dall’Unione Europea e denominato Datamatrix, un codice identificativo univoco a barre bidimensionale che verrà stampato sull’imballaggio.

Come fa notare la tesoriera nazionale e presidente provinciale di Federfarma Clara Mottinelli, da tempo tutti i rappresentanti della filiera (Farmindustria, Federfarma, l’Istituto poligrafico dello Stato...) hanno costituito un tavolo di lavoro in cui stanno affrontando i dettagli della questione. Ad oggi, con la scadenza del 9 febbraio alle porte, i punti da chiarire non sono pochi.

I tempi

Il primo riguarda, appunto, i tempi: «È difficile che venga prevista un’ulteriore proroga – commenta Mottinelli –, trovo più plausibile che in una fase iniziale si conceda che possano coesistere il vecchio bollino adesivo e il nuovo Datamatrix. È successo anche in altri Paesi dove, tra l’altro, nonostante la svolta sia iniziata prima, il sistema non è ancora andato a regime».

Fondamentale, poi, è che l’industria riceva dal Governo le indicazioni pratiche su come realizzare i nuovi imballaggi con caratteristiche anti-manomissione. Resta, poi, una preoccupazione non da poco: «Dal punto di vista informatico all’estero questo sistema ha dimostrato di non funzionare alla perfezione – sottolinea Mottinelli –: la lettura del codice ogni tanto si inceppa. I farmacisti temono quindi che il Datamatrix rallenti il lavoro, cosa che non vogliono assolutamente». Anche perché sono già alle prese con i frequenti «bug» del sistema informatico regionale.

Federfarma, inoltre, chiede che alle farmacie venga rimborsato l’acquisto della penna ottica che leggerà i nuovi codici (tra quelle in dotazione ora sembra che alcune abbiano già le caratteristiche per leggere il Datamatrix e altre no).

Disponibilità di farmaci

C’è, poi, chi paventa il rischio che i ritardi accumulati su tutti questi fronti si traducano in una carenza di farmaci a febbraio. La presidente Mottinelli si sente di escluderlo. Idem Francesco Rastrelli, presidente provinciale dell’Ordine dei Farmacisti: «Rendere disponibile un farmaco per la tutela della salute – dice – è senza alcun dubbio la priorità».

Rastrelli è fiducioso: il passaggio dai bollini adesivi (che i farmacisti incollano su un foglio per chiedere, a fine mese, il rimborso dei farmaci al Sistema sanitario nazionale) al nuovo codice a barre bidimensionale stampato sulla confezione sarà «un cambiamento importante, nel quale tuttavia troveremo una nuova normalità – commenta rivolgendosi ai farmacisti bresciani –. Con la consapevolezza di adoperare un sistema rapido e sicuro, a garanzia di una gestione più efficiente della catena di distribuzione farmaceutica e di una maggiore sicurezza per i pazienti, riducendo il rischio di errori legati alla tracciabilità dei farmaci e migliorando la capacità di monitorare e contrastare eventuali casi di contraffazione».

Addio ricette cartacee

Questa non è l’unica rivoluzione che interesserà i farmacisti nel 2025. È infatti in corso una fase di passaggio che porterà all’abbandono delle ricette cartacee, oggi ancora concesse. Avrebbero dovuto sparire a gennaio, ma la Regione ha inviato una nota a medici e farmacisti indicando che sarà temporaneamente possibile continuare a emettere prescrizioni cartacee per medicinali e prestazioni ambulatoriali non a carico del Ssn (ricette bianche). Le farmacie sono quindi ancora autorizzate a erogare medicinali sulla base di ricette cartacee non dematerializzate, assicurando così la continuità del servizio farmaceutico. Si attendono, nel frattempo, le indicazioni operative da parte delle amministrazioni nazionali competenti (Ministero dell’Economia, Sogei, Ministero della Salute e Aifa) per completare la transizione e uniformare il sistema su tutto il territorio nazionale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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