Dal prefetto appello ai presidi: «Doppio ingresso indispensabile»
Con 53mila studenti delle superiori (su un totale di 63mila) che entrano in classe alle 8 il sistema dei trasporti non regge. L’ha detto nei giorni scorsi l’Agenzia del Tpl. Lo ribadisce ora la Prefettura, facendo appello ai presidi delle scuole di città e provincia affinché si dimostrino collaborativi e introducano il doppio turno nel rispetto dello schema 60-40 richiesto dalla stessa Agenzia guidata dal presidente Claudio Bragaglio (sei classi su dieci entrano alle 8, le altre quattro alle 10): «È vero e comprensibile che esistono alcune difficoltà di scaglionamento alle 8 e alle 10 per certe scuole, ma è anche vero che uno sforzo finale e decisivo a tutela dei giovani e dei lavoratori del settore dei trasporti risulta assolutamente indispensabile e non può essere per nessuna ragione posposto a qualsivoglia motivazione organizzativa o di principio».
Per tali motivi il prefetto Attilio Visconti alla vigilia dell’apertura di un anno scolastico «che dobbiamo garantire assolutamente in presenza con ogni mezzo e con ogni sacrificio» esorta i presidi bresciani a «lavorare sotto il coordinamento del dirigente scolastico provinciale affinché la percentuale del 60-40 riferita agli orari di ingresso venga assolutamente rispettata».All’appello si unisce lo stesso Giuseppe Bonelli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, che da tempo evidenzia quanto il doppio turno sia «indispensabile» e che oggi incontrerà i presidi per affrontare nuovamente la questione in vista del tavolo prefettizio di domani. Questo perché se ci si attenesse alle proposte formulate entro lunedì sera dagli istituti superiori, l’80% degli studenti (53mila) entrerebbe alle 8 e il 20% più tardi mandando così in tilt il sistema che deve tener conto anche della riduzione all’80% della capacità dei mezzi. Tali percentuali, infatti, «non sono assolutamente gestibili - hanno detto nei giorni scorsi Bragaglio e il direttore dell’Agenzia del Tpl Massimo Lazzarini - con i mezzi di trasporto, le risorse e le limitazioni di riempimento odierne e disponibili nell’immediato futuro».
«L’organizzazione è complessa - commenta il provveditore Bonelli -, ma è necessario fare uno sforzo. Nell’anno 2020-2021 il doppio turno serviva per mettere in sicurezza il sistema, cosa che adesso compete al vaccino. Ora l’ingresso scaglionato è infatti fondamentale per riportare il 100% degli studenti in aula. Gli istituti possono quindi percorrere due strade: ingresso per tutti alle 8 se dimostrano che un’alta percentuale di alunni usa mezzi propri oppure doppio ingresso e doppia uscita». Il messaggio, insomma, è chiaro. E il prefetto è fiducioso: «Sono certo che Brescia continuerà a essere esemplare, non solo in Lombardia, per la sua capacità di superare coralmente ogni tipo di difficoltà come nel passato così nel presente e anche nel futuro».
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