Con Futura Expo Brescia diventa capitale italiana della sostenibilità
Anche tappandosi le orecchie è difficile non sentire parlare di sostenibilità. E non perché sia una moda, almeno nella maggior parte delle situazioni, ma perché il mondo si sta muovendo in quella direzione. Cambiare per un ambiente, un’economia e una società più sane e giuste è diventato davvero motore di trasformazione e non semplice slogan per farsi belli agli occhi degli altri.
Chiedere alle aziende per credere, loro che nei mercati internazionali hanno imparato che essere green è sempre più un dato economico concreto. Proprio le aziende, sotto la regia di Camera di Commercio e della sua azienda speciale ProBrixia, si sono assunte il compito di raccontare al territorio cosa stanno facendo in ottica di sostenibilità. La seconda edizione di Futura Expo, manifestazione che da oggi e fino a martedì 10 animerà il Brixia Forum (è visitabile gratuitamente dalle 9 alle 20 previa registrazione sul sito futura-brescia.it), non è altro se non questo: un grande libro di buone esperienze consultabile da chiunque, imprese, istituzioni e soprattutto cittadini.
«Non è scontato per le aziende mettere in campo attività che raccontino le loro best practice a un pubblico ampio come quello al quale ci vogliamo rivolgere - le parole del presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone - . Siamo però molto soddisfatti del livello di partecipazione degli espositori». E i numeri confermano tale soddisfazione.Vegetal Pavillon
Saranno abbondantemente sopra le 100 le realtà presenti con uno stand nei 15mila metri quadrati del Vegetal Pavillon, allestimento in chiave «green» ideato dall’architetto Raffaella Laezza: aziende ma anche istituzioni e associazioni, in un’unione di intenti con «l’essere umano al centro», come recita il motto della manifestazione, che è la chiave stessa della transizione e che Brescia vuole esportare al di fuori dei confini provinciali.
Futura Expo, che vede come main partner Intesa Sanpaolo e come principali sostenitori A2A, Confindustria Brescia e Bergamo, Fondazione UNA, BF-Bonifiche Ferraresi e Feralpi Group, vuole infatti diventare un riferimento nazionale sui temi della sostenibilità: «Siamo un territorio con una tradizione di accoglienza, rispetto e inclusione, ma che si porta appresso un’eredità critica sul fronte dell’impatto ambientale generato dall’economia - le parole di Saccone in occasione della presentazione a Roma alla presenza del ministro Urso -. Un territorio che ha però avviato progetti straordinari che stanno trasformando il suo modo di fare impresa».
Taglio del nastro
Questo è il cuore della tre giorni dell’Expo, che apre le sue porte proprio oggi. L’inaugurazione ufficiale è prevista alle 9.30 alla presenza di Saccone, del project manager di Futura Ludovico Monforte, del commissario europeo Paolo Gentiloni, dell’assessore regionale Giorgio Maione, del presidente della Provincia Emanuele Moraschini e dei sindaci di Brescia e Bergamo Laura Castelletti e Giorgio.
E proprio la presenza dei due primi cittadini certifica da un lato l’anelito sovra provinciale della manifestazione, che a Bergamo vedrà futuri sviluppi, e dall’altro si collega indissolubilmente all’anno di Capitale italiana della Cultura delle due città. E se è vero che Futura Expo è lo specchio di ciò che il Bresciano è capace di fare, parimente riflette la sua volontà di aprirsi all’esterno e di trasformare la volontà in realtà.
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