Cucina

Guida Espresso 2021, i migliori ristoranti bresciani: l'elenco

Massimo riconoscimento a Miramonti l’altro. A Lido 84 e Villa Feltrinelli vanno i 5 Cappelli
Philippe Léveillé, chef del Miramonti l'Altro di Concesio - Foto Nicolò Brunelli © www.miramontilaltro.it
Philippe Léveillé, chef del Miramonti l'Altro di Concesio - Foto Nicolò Brunelli © www.miramontilaltro.it
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La ristorazione di tutt’Italia, proprio oggi, riapre finalmente i battenti e, con beneaugurale tempismo, ecco che si presenta fresca di stampa l’edizione 2021 della Guida Espresso, quasi che il gruppo di gourmet guidato da Enzo Vizzari avesse atteso la liberazione del settore per fornire le sue valutazioni più aggiornate sul mangiarbene nel Belpaese. E se val la pena ricordare che i mesi appena trascorsi sono stati durissimi per l’intero comparto, la fotografia della Guida sulle tavole di qualità, in particolare su quelle bresciane, è confortante.

La nostra provincia infatti migliora sensibilmente il numero dei locali segnalati con valutazioni d’eccellenza, segno che la pandemia se ha fiaccato in maniera devastante il morale (e i conti) di tutti non ha però spento la voglia di investire e innovare. Qui trovate la tabella con tutte le insegne bresciane in Guida, dove si ritrova innanzitutto pienamente confermato il vertice, con 3 ristoranti che si staccano nettamente da tutti gli altri.

In vetta ci sono infatti ancora una volta il Cappello d’oro «fuori classifica» del Miramonti l’altro di Concesio con la chicca del premio speciale a Daniela Piscini quale Maître dell’anno e i 5 Cappelli del massimo punteggio per Lido 84 di Gardone Riviera di Riccardo Camanini e per Villa Feltrinelli di Gargnano con Stefano Baiocco.

Appena sotto, con 3 Cappelli Dina di Gussago, Gambero di Calvisano ed Esplanade di Desenzano (quest’ultimo per un disguido è annoverato correttamente fra i migliori con 3 Cappelli e una lusinghiera recensione, anche se nella grafica i cappelli sono diventati 2).

Le maggiori novità, però, arrivano tra ristoranti dell’élite con 2 Cappelli: erano infatti 5 nella precedente edizione e sono ora ben 8 con la crescita vigorosa di Leone Felice Vista Lago dell’Albereta di Erbusco, che ha unito le insegne sotto la guida di Fabio Abbattista, il Due Colombe di Corte Franca con Stefano Cerveni, il Saur con Sciortino&Caruso e il Sedicesimo Secolo con Simone Breda, tutti al lavoro a Orzinuovi.

Buone notizie anche dalla numerosa pattuglia con un Cappello, che conta 18 insegne: in questo gruppo prestigioso fanno il loro ingresso Il Colmetto di Rodengo Saiano, dove Riccardo Scalvinoni ha messo la sua arte al servizio di grandi materie prime, e La Piazzetta 2070 di Brescia, dove il giovane Simon Frerotti ha raccolto l’eredità, lasciata da Graziano Cominelli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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