Maffioli in cattedra per il «Back to school» di Chef per una notte
Non è una competizione tra scuole, ma un’occasione per crescere e migliorare professionalmente. Con un pizzico di adrenalina a condire il tutto. Chef Beppe Maffioli è felice di tornare tra i banchi di scuola, per trasmettere competenze ma soprattutto entusiasmo.
«Poter coinvolgere gli studenti e gli insegnanti degli istituti alberghieri di Brescia e provincia mi fa veramente molto piacere - commenta la colonna portante di Chef per una notte, iniziativa che ha ideato insieme al giornalista Gianfranco Bertoli ormai undici anni fa -. A mio avviso è importante dare ai giovani obiettivi nuovi e diversi, ma anche mostrare loro la passione per questo mestiere. Non vogliamo creare competizioni tra scuole, ma solo dare loro l’opportunità di crescere insieme e migliorare professionalmente. La scuola alberghiera resta il punto di partenza fondamentale per diventare uno chef, speriamo di contribuire a motivare i giovani a scegliere questo percorso di studi».
Insieme
Protagonisti nuovi, format di sempre. L’aula magna di Cast Alimenti ospiterà le lezioni di Chef, e in cattedra saliranno gli chef della nostra giuria. Sono infatti pronti a mettersi al servizio ed incontrare i ragazzi, oltre a Beppe Maffioli anche gli stellati Philippe Léveillé, Stefano Cerveni, Massimo Fezzardi e Piercarlo Zanotti oltre ai professionisti della squadra di Cast Aimenti.
Al loro fianco, però, quest’anno si cimenteranno i giovani studenti degli istituti alberghieri che hanno aderito al nostro gioco: il Canossa e il Mantegna di Brescia, l’Olivelli-Putelli di Darfo Boario Terme, il Perlasca di Idro, il Dandolo di Corzano e lo Zanardelli con sede a Clusane e Ponte di Legno.
«Le lezioni saranno rivolte agli studenti - chiarisce chef Maffioli -, ma li coinvolgeranno anche manualmente. Sceglieremo come sempre dei temi e delle tecniche di cottura diverse, e svilupperemo il progetto che dovranno ideare per la serata finale al ristorante Carlo Magno. A ciascuna scuola verrà assegnata una portata e un ingrediente specifico, con il quale gli studenti dovranno costruire un piatto curioso, di colore e di sapore, e realizzabile nei tempi corretti per il nostro format e per un numero importante di persone».«Un po’ di adrenalina gliel’abbiamo messa nel piatto - sorride lo chef -, ma sarà una sfida sana e piacevole, che speriamo faccia sentire questi giovani parte di quella grande famiglia che è il mondo della cucina». Nel frattempo, la sua di cucina, quella del Carlo Magno a Collebeato, è pronta a sfornare il menù delle feste: storione affumicato con cremoso di mascarpone e pepe rosa, risotto al Franciacorta con tartufo e cappone classico alla bresciana con cipolle in agrodolce e patate. E per finire, ça va sans dire, il panettone del Maestro Massari, servito con le creme. «È un menù di Natale nel segno della tradizione - assicura Maffioli - e della mia filosofia di cucina, leggera e pulita, con pochi ingredienti ma di primissima qualità». Non resta, quindi, che accomodarsi a tavola e augurarsi buone feste!
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