Le lezioni di Chef per una notte in tv, Maffioli le promuove con la lode

Il coordinatore della giuria soddisfatto della nuova versione delle lezioni e dell’impatto dei colleghi
Beppe Maffioli durante la puntata - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Beppe Maffioli durante la puntata - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Promosse. E con lode! Le trasmissioni televisive su Teletutto che hanno caratterizzato quest’anno il contorno di «Chef per una notte» hanno trovato il positivo riscontro del pubblico (si possono rivedere su gusto.giornaledibrescia.it) e il pieno gradimento dei protagonisti, sia degli chef blasonati della nostra giuria d’esperti, sia dei campioni delle diverse edizioni della kermesse che si sono rimessi con entusiasmo ai fornelli. Lo conferma Beppe Maffioli, coordinatore del gruppo di cuochi esperti che ci supporta fin dall’inizio e che sta già preparando al meglio l’accoglienza al «Carlo Magno» per l’ormai tradizionale galà conclusivo.

«Ho colto una bella atmosfera durante le registrazioni - dice - e anche i colleghi che si sono succeduti nelle trasmissioni mi hanno confidato la loro soddisfazione. È stato interessante rivedere all’opera gli appassionati di cucina che nelle nove edizioni precedenti con i loro piatti hanno meritato il plauso più convinto della giuria e degli ospiti alle serate di gala, capire con loro come rileggere e riproporre le loro più riuscite creazioni. Molti infatti in questi anni hanno saputo affinare le loro competenze ed evolvere positivamente, occupandosi in qualche occasione pure professionalmente di cucina e maturando una sensibilità ancora più avvertita nella conoscenza dei sapori, dei prodotti, degli abbinamenti e delle presentazioni, nonché della sostenibilità complessiva del nostro lavoro. E tutto questo a noi professionisti ha fatto davvero piacere, perché proprio la diffusione di una cultura gastronomica più aggiornata e cosciente era tra gli obiettivi fondanti di Chef per una notte».

Le prospettive

Una attenzione insistita per la qualità della proposta che si sta sposando con una più generale voglia di stare a tavola che lo chef del Carlo Magno coglie ogni giorno anche nel suo ristorante. «Dopo le stagioni segnate dal Covid - spiega Maffioli - ho la netta impressione che i bresciani stiano riassaporando il piacere del ritorno alla normalità, anzi del vivere ancor più intensamente il valore della convivialità, del far festa con parenti e amici inventandosi ogni occasione possibile per stare insieme. Anche i numeri stanno cambiando: prima una festa di compleanno era magari solo per poche persone, mentre ora anche al primo anno d’un neonato, come a un anniversario di matrimonio, una festa di laurea o un semplice incontro d’amici ho spesso prenotazioni per decine di ospiti che passano al ristorante non le due ore d’un pranzo o d’una cena, ma tutto il pomeriggio o l’intera serata».

Una pressione positiva sulle cucine in una stagione come l’attuale che offre mille spunti ad ogni cuoco. «Ho la fortuna d’avere alcuni fornitori davvero straordinari - conclude Maffioli - così ad esempio per il periodo pasquale mi sono garantito i capretti del Colmetto o le erbe aromatiche e i "virzulì" raccolti da qualche signora sulle colline bresciane, magari abbinati ad un buon formaggio Fatulì, ingredienti di qualità assoluta che è un vero piacere cucinare».

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