La ricetta di Sandro Bovo: trofie al pesto della Iole

Ad aprire il libro delle memorie gustative per Chef per una notte è l’allenatore dell’An Brescia
Sandro Bovo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Sandro Bovo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Il piatto è quello tipico ligure: trofie al pesto. La ricetta che vi propongo è quella che io mangiavo a casa mia, quella fatta dalla mia mamma Iole con fagiolini e patate».

Ad aprire il libro delle memorie gustative è l’allenatore dell’An Brescia, Sandro Bovo che, nonostante non se la cavi troppo bene ai fornelli (per sua stessa ammissione), ha voluto comunque omaggiare Chef per una notte con questa ricetta e, chissà, ispirare anche il meno abile in cucina a mettersi alla prova, entrando a far parte della squadra di cuochi per passione della nostra iniziativa.

E da buongustaio ci regala una versione di pesto che prevede una presenza dell’aglio non troppo ingombrante. Entriamo nel dettaglio con la lista ingredienti. Serve del buon basilico, «rigorosamente di Genova Pra, a foglia piccola» dice Bovo che proprio a Genova è nato. Per quattro persone occorrono tre mazzi, mentre sono 100 i grammi di parmigiano reggiano, 30 gr di pinoli, uno spicchio d’aglio senza anima e niente sale, niente pecorino. Passiamo al procedimento. Si deve lavare ed asciugare il basilico e una raccomandazione: «non usate le foglie spezzate, si rischierebbe di inserire una nota amara che guasterebbe l’insieme».

Bisogna poi tritare il tutto nella sequenza in cui ho inserito gli ingredienti. Quando il pesto diventa cremoso e di colore verde chiaro, si può aggiungere un filo d’olio extravergine. Bollire poi due patate e due manciate di fagiolini da sincronizzare con il tempo di cottura delle trofie (vanno bene anche le trenette). Buon appetito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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