Estate 2021: a che punto siamo con il bonus vacanze
Cambia il bonus vacanze. La misura, finanziata lo scorso anno con 2,6 miliardi, è stata in larga parte inutilizzata e ora si punta ad allargarla rendendo possibile chiedere sconti direttamente nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator. La novità, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere inserita nel dl Sostegni bis a cui sta lavorando il governo.
Tra le ipotesi sul tavolo, in base alle richieste arrivate dai partiti, c’è anche quella di estendere la proroga per l'utilizzo del voucher alle nuove richieste. Attualmente infatti possono utilizzare il bonus solo quanti ne hanno fatto richiesta entro la fine del 2020 nelle strutture che lo accettano.
Secondo la dashoboard di app Io, sono 1.885.802 i bonus vacanze generati, ma solo 780.579 quelli effettivamente spesi.
«Per tale motivo chiediamo al Governo di rendere obbligatoria l'accettazione del bonus per agenzie di viaggio, tour operator, albergatori e strutture ricettive, eliminando qualsiasi paletto o limite alla fruizione dell'incentivo. Non solo. Se si vuole salvare il turismo e sostenere le spese delle famiglie, il bonus deve poter essere utilizzato dai cittadini anche in forma disaggregata, trasformandoli in carnet da usare per i più disparati servizi: abbonamento agli stabilimenti balneari, ingressi in piscina, trattamenti termali, ecc., e per l'acquisto di biglietti di treni e aerei per raggiungere le località di villeggiatura» conclude Truzzi.
Critico verso la scelta del Governo di consentire alle famiglie sfruttare il bonus vacanze anche presso agenzie di viaggio e tour operator anche il Codacons. «Tale provvedimento rischia di creare distorsioni nel mercato dei viaggi e delle vacanze a tutto danno dei consumatori - spiega il presidente Carlo Rienzi - e le incognite di questa misura sono molteplici: gli operatori del turismo, ad esempio, potrebbero condizionare l'accettazione del bonus vacanze ponendo limiti e paletti agli utenti sulla durata dei soggiorni o sulla spesa minima, oppure incrementare i costi dei pacchetti vacanza sfruttando la possibilità per i consumatori di avvalersi degli sconti del Governo».
«L'esperienza dello scorso anno, quando pochi albergatori hanno accettato il bonus vacanze, e chi lo ha fatto ha imposto condizioni come un tetto di spesa minimo o soggiorni lunghi, ci porta ad essere estremamente critici verso tale misura che, se approvata, dovrà essere accompagnata da un attento monitoraggio del mercato» conclude Rienzi.
Anche l’Unione nazionale consumatori, per voce del presidente Massimiliano Dona, chiede un cambio di passo. «Bene, è positivo che si possa spendere il bonus vacanze anche nelle agenzie di viaggio» afferma Dona. «Temiamo, però, non basti per evitare il flop dello scorso anno. Quello che serve è un cambio radicale del meccanismo, per evitare, che gli albergatori, o quest'anno anche le agenzia di viaggio, già in profonda crisi, debbano anticipare l'80% del bonus sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, cosa che ha portato lo scorso anno la categoria degli albergatori a boicottare il provvedimento, vista la mancanza di liquidità» prosegue Dona.
«Bisogna che i soldi li metta direttamente lo Stato. Inoltre serve una vera scossa al settore, come l'azzeramento dell'Iva per pacchetti turistici e alberghi» conclude Dona.
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