Italia e Estero

Guerra in Ucraina, cosa sta succedendo oggi: il liveblog

L'aggiornamento in tempo reale dal conflitto, dopo il fallimento dell'incontro diplomatico tra Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba
  • Non si fermano i bombardamenti dell'esercito russo in Ucraina
    Non si fermano i bombardamenti dell'esercito russo in Ucraina
  • Non si fermano i bombardamenti dell'esercito russo in Ucraina
    Non si fermano i bombardamenti dell'esercito russo in Ucraina
  • Non si fermano i bombardamenti dell'esercito russo in Ucraina
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Terza settimana di guerra in Ucraina. Negli aggiornamenti che seguono, in ordine dal più recente al più datato (contrassegnati con orario di pubblicazione) vi proponiamo tutte le notizie in tempo reale, man mano arrivano in redazione. La situazione del conflitto resta estremamente preoccupante, dopo il fallimento dell'incontro di ieri (qui il live blog di giovedì 10 marzo) tra i ministri degli Esteri dei due Paesi in conflitto: il vertice tra Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba in Turchia, primo abboccamento diplomatico ad alto livello dall'inizio dell'invasione, si è esaurito in un muro contro muro.

 

19.07 Ucraina all'Onu: fosse comuni come in II Guerra mondiale

«Per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale le persone uccise in Ucraina vengono seppellite in fosse comuni». Lo ha detto l'inviato ucraino all'Onu, Sergiy Kyslytsya durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.

Ore 18.28 Kiev non vuole arrendersi 

Kiev ha l'aspetto di un «fortezza» e «nessuno ha intenzione di arrendersi». Lo dice alla Press Association un residente della capitale ucraina, affermando che «si prega per il meglio, ci si prepara per il peggio», dopo gli avvertimenti secondo cui la Russia starebbe pensando ad un «riposizionamento» delle suo forze per «aggiornare la sua attività offensiva», compresa una possibile operazione contro la capitale. Mykhailo, 35 anni, che ha voluto essere citato soltanto con il suo primo nome, alla PA ha descritto Kiev come una «fortezza» popolata da «persone incredibili e tutto appare ancor più surreale. L'unica cosa che in questo momento mi manca è il mio venerdì sera al pub con gli amici e la birra». E poi ha aggiunto: «nessuno si arrenderà. Se i russi continuano sarà come il Vietnam per gli Usa o l'Afghanistan per l'Urss». Ha spiegato quindi di aver «sigillato le finestre con il nastro adesivo e il cartone, ho spostato i materassi più vicino alla porta. Ho fatto del mio meglio per stare più al sicuro».

Ore 17. 59 Leader G7: determinati a isolare Mosca da economia mondiale

«Restiamo risoluti a isolare ulteriormente la Russia dai nostri sistemi economici e dal sistema finanziario internazionale. Di conseguenza ci impegniamo ad adottare nuove misure il prima possibile» . È quello che si legge in uno statement dei leader del G7.

Ore 17.48 Bielorussia smentisce attacco russo

Il ministero della Difesa bielorussa definisce «false» le notizie riportate dal ministro della Difesa ucraino sul presunto attacco missilistico su un villaggio bielorusso condotto dalla Russia sul territorio ucraino. «Il ministero della Difesa dichiara inequivocabilmente che le informazioni su un attacco missilistico a un villaggio bielorusso sono una vera sciocchezza», ha detto all'agenzia Belta Inna Gorbacheva, rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa di Minsk.

16.06 Mariupol completamente circondata

La città di Mariupol è completamente bloccata e circondata dalle forze russe. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, secondo cui «tutti i ponti sono stati distrutti e le strade minate dai nazionalisti» ucraini. 

Ore 15.31 - Von der Leyen: «Altre sanzioni per Mosca»

«Abbiamo avuto tre pacchetti di sanzioni. Adesso dovremo andare avanti con un quarto pacchetto di sanzioni, che isoleranno ulteriormente la Russia dal sistema economico globale e faranno pagare un prezzo ancora più alto dell'invasione di Putin». Lo ha detto Ursula von der Leyen alla conferenza stampa al termine del summit informale dei capi di stato e di governo dell'Unione europea a Versailles.
 

Ore 15.21 - La Russia limita l'accesso a Instagram

Il regolatore russo dei media ha limitato l'accesso a Instagram.

Ore 15.00 - Draghi parla dal convegno di Versailles

Il discorso di Draghi da Versailles

Ore 14.57 - La delusione di Zelensky

«Ieri c'è stato un incontro molto importante dei leader Ue. Sappiamo cosa hanno detto, chi è intervenuto, chi ci ha sostenuto, chi è stato in silenzio e chi ha cercato di rendere la formulazione insufficiente per l'Ucraina: abbiamo bisogno di più forza. Non è quello che ci aspettiamo». Lo ha detto il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky commentando - riporta l'agenzia Unian - il Vertice Ue a Versailles. «Le decisioni dei politici devono coincidere con l'umore dei loro popoli tra i quali c'è molto sostegno: almeno il 60% degli europei è a favore. L'Ue deve fare di più per noi. Ce lo aspettiamo», ha aggiunto.

Ore 14.22 - Di Maio: «Dobbiamo continuare con le sanzioni»

«Dobbiamo continuare con le sanzioni, colpire l'economia russa e fare in modo che Putin abbia sempre meno risorse per finanziare questa guerra». Lo ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando con i giornalisti italiani a margine del forum diplomatico di Antalya in Turchia. «Abbiamo sempre detto che sosteniamo le ambizioni dell'Ucraina e del popolo ucraino per l'Unione europea», ha fatto sapere Di Maio. «Incoraggiamo il tentativo di mediazione della Turchia», ha aggiunto il ministro degli Esteri.

Ore 12.41 - Putin: «Ci sono alcuni progressi nei colloqui russo-ucraini»

Putin a colloquio con Lukashenko - Foto tratta da Twitter
Putin a colloquio con Lukashenko - Foto tratta da Twitter

«Ci sono alcuni progressi nei colloqui russo-ucraini che si svolgono praticamente ogni giorno». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando il leader bielorusso Lukashenko, stando a quanto riferisce la Tass. Secondo lo zar, l'economia russa è sotto «pesante attacco», ma il Cremlino ritiene che non ci siano le condizioni per un default russo. Quanto alle trattative, «nessuno esclude» un incontro tra Putin e Zelensky, i quali «si dovrebbero incontrare per ottenere qualche risultato». Le borse si infiammano con la speranza di pace e l'indice avanza.

Ore 12.25 - 300 milioni per Kiev

«La guerra di Putin esercita una brutale pressione militare ed economica sul coraggioso popolo ucraino. L'Europa è fermamente al fianco» di Kiev. «Oggi esborsiamo 300 milioni nell'emergenza per l'assistenza macro-finanziaria all'Ucraina. È il primo pagamento previsto nel pacchetto da 1,2 miliardi. Quindi ancora più risorse sono in arrivo». Lo scrive la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un tweet.

Ore 12.12 - La Nato ribadisce di non volere estensione della guerra

La Nato non vuole una guerra con la Russia nè un'estensione del conflitto al di là dell'Ucraina. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un'intervista all'agenzia Afp in occasione della sua partecipazione al Forum diplomatico di Antalya, in Turchia. Per Stoltenberg una no-fly zone sull'Ucraina porterebbe con molta probabilità a un conflitto diretto tra la Russia e la Nato.

Ore 11.00 - Putin sostiene i volontari dal Medio Oriente

Oltre 16mila «volontari» da vari Paesi del Medio Oriente vogliono essere arruolati per combattere nel Donbass con le autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Shoigu. E al ministro lo stesso presidente Putin ha ordinato di sostenere l'invio di combattenti volontari, come risposta al dispiegamento di «mercenari» dall'Occidente. E mentre Mosca valuta di distribuire ai miliziani filorussi del Donbass le armi ucraine prede di guerra - in particolare missili anticarro e antiaerei - i filorussi rivendicano di avere conquistato Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol.

Ore 10.37 - 2,5 milioni di rifugiati

Il numero di persone fuggite dall'Ucraina ha raggiunto i 2,5 milioni. Lo ha reso noto, su Twitter, l'alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. «Il numero di rifugiati dall'Ucraina - tragicamente - ha raggiunto oggi i 2,5 milioni», ha affermato Grandi. «Stimiamo inoltre - ha continuato - che circa due milioni di persone siano sfollate all'interno dell'Ucraina. Milioni di persone costrette a lasciare le loro case da questa guerra senza senso».

Ore 10.00 - Bielorussia a rischio default

Moody's ha tagliato di quattro livelli il rating della Bielorussia, da Ba3 a Ca, ultimo gradino prima del default, con outlook negativo. Secondo Moody's «un default della Bielorussia è sempre più probabile per via dei timori sull'intenzione del governo di rimborsare i propri debiti e sulle attese che un eventuale supporto finanziario della Russia», storico puntello di Minsk, «non sarà probabilmente usato a questo scopo». Il downgrade, spiega Moody's, riflette l'indebolimento del profilo di credito di Minsk seguito all'invasione dell'Ucraina e alle sanzioni, che mettono a rischio la capacità della Bielorussia di servire il suo debito.

Ore 9.50 - Google avviserà gli ucraini di raid aerei in arrivo

I cittadini ucraini riceveranno direttamente sui loro smartphone Android avvisi di raid aerei. Lo ha annunciato Google, precisando che sta collaborando con il governo ucraino per implementare un sistema di allerta per i telefoni Android nel Paese sotto attacco russo da oltre due settimane. «Purtroppo milioni di persone in Ucraina dipendono ora dagli avvisi di attacco aereo per cercare di mettersi in salvo. Su richiesta e con l'aiuto del governo ucraino, abbiamo iniziato a implementare un sistema di avvisi di raid aerei per gli smartphone Android in Ucraina», spiega Kent Walker, presidente di Google per gli affari globali, sul sito della compagnia. «L'iniziativa - aggiunge - è complementare rispetto ai sistemi di allarme antiaereo già esistenti nel Paese e si basa sugli avvisi trasmessi dal governo ucraino». 

Ore 8.25 - La Russia dice di aver conquistato Volnovakha

In Ucraina le milizie filorusse del Donbass rivendicano di avere conquistato Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Bbc. «Il gruppo di truppe della Repubblica popolare di Donetsk - ha detto in un messaggio diffuso su Telegram - ha liberato la città di Volnovakha. Anche gli insediamenti di Olginka, Velika-Anadol e Zeleny Gai sono stati presi sotto il loro controllo». Il ministero della difesa ha aggiunto anche che «le unità della milizia popolare della Repubblica di Donetsk hanno continuato a restringere l'accerchiamento a Mariupol».

Ore 8.22 - Tass: 220mila civili del Donbass evacuati in Russia

Oltre 220 mila persone sono state evacuate verso la Russia dal Donbass e dal resto dell'Ucraina, secondo quanto rende noto l'agenzia russa Tass, citando diverse agenzie di sicurezza regionali. «Ad oggi - ha precisato - circa 222 mila persone hanno attraversato il confine russo. Tra loro, 50 mila bambini». «Più di 193 mila persone sono arrivate in Russia da Donetsk e Lugansk dal 18 febbraio», quando l'evacuazione fu annunciata dalle autorità di queste autoproclamate repubbliche separatiste. Inoltre, circa 30 mila hanno lasciato il territorio ucraino attraverso i posti di blocco nelle regioni di Belgorod, Bryansk, Kursk e Crimea.

Continua l'esodo: profughi ucraini varcano il confine con la Polonia - Foto Ansa/Epa/Darek Delmanowicz Poland out © www.giornaledibrescia.it
Continua l'esodo: profughi ucraini varcano il confine con la Polonia - Foto Ansa/Epa/Darek Delmanowicz Poland out © www.giornaledibrescia.it

Ore 8.15 - Prigionieri di guerra costretti a combattere per la Russia

Il ministero della Difesa dell'Ucraina afferma di avere notizia che i russi starebbero obbligando alcuni prigionieri di guerra ucraini a combattere per loro, nella regione russa di confine a Rostov, dove Mosca avrebbe scarsità di forze. Lo scrive la Bbc, aggiungendo di non avere modo di verificare l'affermazione. Lo stesso ministero afferma che ci sono segnalazioni di civili ucraini rapinati e perfino assassinati dalle forze armate russe, in violazione di qualsiasi legge internazionale. Si afferma anche che nei territori ucraini militarmente occupati dai russi si chiede alla popolazione di collaborare e che in alcune di queste zone, in particolare a Kherson, i russi starebbero cercando di installare una sorta di sistema di polizia per mantenere l'ordine. Tutte informazioni, ribadisce la Bbc, non verificabili. 

Ore 7.58 - Missili e cannonate a Ivano-Frankovsk

Esplosioni di missili e di cannonate sono segnalate nella città di Ivano-Frankovsk, nel sud-ovest dell'Ucraina. Si tratta della terza località dell'ovest dell'Ucraina, quindi lontano dalle aree di guerra fino a questo momento, dopo Lutsk e Dnipro. Ivano-Frankovsk si trova a un centinaio di chilometri a sud di Leopoli. Mosca intanto ha confermato dal canto suo i bombardamenti a Lutsk e a Ivano-Frankovsk, affermando che si tratta di «attacchi (missilistici) di lungo raggio ed alta precisione contro altrettanti piccoli aeroporti.

Ore 6.22 - Bombardamenti a Lutsk e Dnipro

La televisione e i media ucraini hanno riferito di esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell'Ucraina, così come a Dnipro, una città dell'entroterra situata sul fiume Dnepr, nella parte centro orientale del Paese. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che in queste città non c'erano stati bombardamenti russi finora. L'attacco a Lutsk ha preso di mira un aeroporto, secondo la gente del posto. E ci sono anche notizie che l'attacco russo avrebbe colpito una fabbrica, l'unico luogo in cui è possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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