Domenica ci sarà uno sciopero degli aerei in tutta Italia
Quattro ore di sciopero per il traffico aereo, dalle 14 alle 18 di domani, domenica 17 luglio, promettono un gran caos per i viaggiatori in Italia. Ci saranno anche quattro presidi, due dei quali in aeroporti chiave per chi parte per le vacanze o per lavoro da Brescia: Bergamo Orio al Serio e Milano Malpensa. Gli altri sono Pisa e Roma Fiumicino.
Sono 122 sull'intera rete, quindi nazionale ed internazionale, i voli cancellati di Ita Airways. Ma anche in Europa la situazione già turbolenta non accenna a migliorare, con la prospettiva di quasi 16mila voli già cancellati per agosto.
Il comune denominatore dello sciopero delle compagnie aeree è la richiesta di un miglioramento delle condizioni di lavoro.
A fermarsi domani in Italia saranno i controllori di volo dell'Enav (Ente nazionale assistenza al volo) e piloti e assistenti di volo italiani di alcune compagnie low cost - Ryanair, Malta Air, Easyjet e Volotea - oltre al personale di CrewLink, società con sede a Dublino, partner di Ryanair nella formazione del personale di cabina.
Le ragioni dello sciopero
Lo sciopero nazionale degli assistenti al volo dell'Enav è stato indetto per protestare soprattutto contro «il pesante e cronico sotto organico in cui si trova a operare l'Ente soprattutto in questo particolare momento di ripresa del traffico aereo» spiegano i sindacati confederali di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, e Ugl-Ta e Unica. I sindacati degli uomini-radar ricordano che «il contratto di lavoro è scaduto da quasi tre anni e la Società, anziché negoziare eventuali nuovi istituti normativi con le organizzazioni sindacali, reinterpreta in modo unilaterale e inaccettabile le regole in essere. Le strutture di molti impianti sono fatiscenti e le condizioni di lavoro di molti colleghi risultano al limite della sopportazione».Il know-how tecnologico, «che dovrebbe essere il fiore all'occhiello di una società come Enav - denunciano ancora i sindacati - sconta errori macroscopici che ne appesantiscono i costi e lo sviluppo». E nel rilevare «l'applicazione non condivisa di parti del piano industriale» avvertono che senza «un cambio di passo significativo, daremo seguito a ulteriori azioni di protesta».
Le richieste dei lavoratori
Nella stessa fascia oraria - come deciso dal Garante degli scioperi che ha ridotto il tempo della protesta, inizialmente proclamata per l'intera giornata - restano a terra gli aerei di Ryanair, Malta Air, Easyjet e Volotea. Dopo l'astensione dal lavoro dell'8 e del 25 giugno scorsi, i lavoratori delle quattro low cost e di Crewlink incrociano le braccia rivendicando «condizioni in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo», e «la cancellazione dei tagli ai salari introdotti per fronteggiare un periodo di crisi non più attuale». Ma chiedono anche «acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall'aereo anche per 14 ore consecutive».
Per limitare i disagi dei passeggeri, Ita Airways ha attivato un «piano straordinario», riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 50% riuscirà a volare domani stesso; l'altro 50% verrà riprotetto nell'arco dei due giorni a seguire.
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