Storie di film e di chef: grande shermo sotto le stelle
«Storie di cinema e di chef»: questo il titolo della golosa rassegna di cinema all'aperto che la Fondazione Ugo da Como, in collaborazione con UBIfilm, organizza nei giardini della Casa del Podestà di Lonato del Garda. Le proiezioni, a cadenza settimanale, si terranno i 5 giovedì di luglio, con inizio alle 21.30.
Al tradizionale calendario culturale della Fondazione si aggiunge dunque l'evento dedicato al cinema e al cibo, tema che - vista la concomitanza con l'Expo milanese - si preannuncia di attualità e interesse. La scelta dei titoli è caduta su cinque di film di successo e di respiro internazionale, che hanno al centro la figura di un cuoco (o, molto più spesso, di una cuoca) protagonisti di storie originali e dai toni della commedia, nonché creatori di gustosi e sorprendenti piatti.
Giovedì 2 luglio: La cuoca del Presidente, Un film di Christian Vincent. Con Catherine Frot, Jean d'Ormesson, Hippolyte Girardot, Arthur Dupont. Titolo originale Les Saveurs du Palais. Biografico, durata 95 min. - Francia 2012
Liberamente ispirato alla storia di Danièle Delpeuch, cuoca della regione del Périgord, arruolata nel 1986 all'Eliseo per soddisfare appetito e gusto di François Mitterrand, “La cuoca del Presidente” ci introduce nell'alta cucina dimostrandoci che è un sistema chiuso dotato di rituali e regole che vanno rispettate o infrante ma solo dopo essere state ben apprese. Romanzando l'avventurosa vita della Delpeuch, il regista francese realizza il profilo sincero di una donna che vive come cucina, sperimentando nuove esistenze e nuovi sapori senza perdere mai il piacere delle proprie radici. Lontana dalla sua fattoria, in missione in Antartide o in ricerca in Nuova Zelanda, per Hortense Laborie cucinare è l'unica cosa che conta e l'unico modo che conosce per integrarsi. Determinata e democratica, mette il suo talento al servizio di proletari o governanti producendo piatti che hanno la perfezione di un verso poetico e che traducono in forme perfette la tradizione culinaria francese. La cuoca del Presidente pratica la leggerezza e il sorriso, spostandosi indietro nel tempo e illustrando allo spettatore il passato di Hortense e i marosi che l'hanno spiaggiata sull'isola dove adesso vive il presente e da cui riparte per il futuro.
Giovedì 9 luglio: Julie & Julia. Un film di Nora Ephron. Con Meryl Streep, Amy Adams, Stanley Tucci, Chris Messina, Linda Emond. Commedia, durata 123 min. - USA 2009
Ha fortissimi toni femminili “Julie & Julia”. Nora Ephron lo ha tratto dal libro autobiografico della Powell, facendone un film che segue in parallelo le esistenze di due personaggi che, benché siano separati da 50 anni, hanno moltissimi punti di contatto. Ne esce fuori una commedia dai tempi comici perfetti, sostenuta da due interpretazioni sontuose: la Streep ormai non sorprende più, se non fosse per l'accento straordinariamente divertente, il francese incerto e una verve ironica che rappresenta la novità assoluta della stagione.
Mentre Meryl ha un personaggio senza lati oscuri e forse fin troppo solare, alla Adams è affidata Julia Powell, una donna del nostro tempo, con tutti i dubbi, le paure e l'esigenza di esprimersi. Se la Street/Child è semplicemente innamorata del cibo e piano piano si immerge con la sua energia in questa nuova missione, la Adams/Powell cerca e trova nelle ricette di mezzo secolo prima il nutrimento adatto per il suo animo insoddisfatto.Il risultato finale è un piatto in cui non tutti gli ingredienti sono nella giusta proporzione ma dal sapore godibilissimo.
Giovedì 16 luglio: Chef - La ricetta perfetta. Un film di Jon Favreau. Con Jon Favreau, Sofía Vergara, John Leguizamo, Scarlett Johansson, Dustin Hoffman. Titolo originale Chef. Commedia, durata 115 min. - USA 2014
“Chef - La ricetta perfetta” è una deliziosa (anche in senso alimentare) commedia ideata, sceneggiata, prodotta, diretta e interpretata da Jon Favreau. E' la storia di Carl Casper un cuoco licenziato dal boss ed estromesso dal mercato degli chef losangelini, che decide di ricominciare dal basso. Noleggia un furgone sul quale cucinerà e venderà street food, spostandosi da Miami a New Orleans al cuore del Texas, il tutto documentato sul web dal figlio Percy, che finalmente riesce così a passare tempo di qualità con il padre divorziato. In questo modo Carl ritrova il rapporto con la gente e con quanti, lungo la sua ascesa al successo culinario, aveva perso per strada. Metafora della modernità al tempo del web (e a tempo di jazz) è un film sui buoni sentimenti, unica raccomandazione: non guardatelo a stomaco vuoto!
Giovedì 23 luglio: Amore, Cucina e Curry. Un film di Lasse Hallström. Con Helen Mirren, Om Puri, Manish Dayal, Charlotte Lebon, Amit Shah. Titolo originale The Hundred-foot Journey. Commedia, durata 122 min. - USA 2014
Dopo la tragica scomparsa della madre nel corso di un incendio provocato da rivalità politiche Il giovane Hassan si trasferisce dall'India all'Europa con la famiglia. Dopo un periodo di tempo trascorso a Londra la meta definitiva diviene Lumière, un paesino in cui il padre vede la possibilità di concretizzare un futuro di prosperità proseguendo l'attività di ristoratori. Il locale viene aperto e ottiene un buon successo, a cui si affianca immediatamente l'ostilità dichiarata della titolare di un ristorante stellato Michelin che si trova esattamente di fronte. I tentativi di cacciare gli indiani si moltiplicano, ma Hassan, che è diventato uno chef raffinato, avrà modo di dimostrare quanto vale.
Melting pot culinario ed elogio dei sapori – tutti, nessuno escluso – della vita: il marchio Hallsstrom è inequivocabile. Il film scivola via che è una meraviglia, senza intoppi né conflitti, oleato dalla sapiente sceneggiatura di Steven knight (Locke) e dalla supervisione di Steven Spielberg in produzione. Perfetto il cast – Helen Mirren e Om Puri su tutti – e azzeccata la confezione, scenica come un bignè e infantile come i disegni a pastello. Finalmente una favola per cui val la pena tornare bambini.
Giovedì 30 luglio: Il pranzo di Babette. Un film di Gabriel Axel. Con Bibi Andersson, Stéphane Audran, Jarl Kulle, Lisbeth Movin, Bendt Rothe. Titolo originale Babettes gaestebud. Commedia, durata 103 min. - Danimarca 1987
Tratto da un racconto di Karen Blixen e Oscar per il miglior film straniero, “Il pranzo di Babette” è un film che rinfranca i sensi e il cuore ma, al tempo stesso e a differenza di molti film sul cibo, non è una storia voluttuosa. È gioioso, a tratti divertente, e in più fa compiere una sorta di cammino, quasi un’ascesi. Perché l'obiettivo del pranzo di Babette non è semplicemente la gratificazione dei sensi fine a sé stessa. Dietro la storia apparentemente semplice del film c’è una sorta di favola sulla fede e la vita. "Il pranzo di Babette" è anche e soprattutto un film sulla bellezza e l'unicità dell'essere artisti, sui talenti da coltivare e manifestare, su una fede che non può essere solo opprimente, sull'amore come dono, sulla carità e sul sacrificio, sulla vera e gratuita riconoscenza, sull'importanza e la necessità del piacere nell'esistenza di ogni uomo, sulle incredibili sorprese che la vita può regalare anche in un posto sperduto e lontano come il villaggio danese in cui è ambientata l'intera vicenda.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 030.9130060 - prenotazioni@fondazioneugodacomo.it
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