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San Pellegrino Young Chef Academy, via libera alle candidature di chef under30

I requisiti e le tempistiche per poter accedere al percorso volutato da una giuria italiana di alto livello
Al centro lo chef Giancarlo Perbellini - © www.giornaledibrescia.it
Al centro lo chef Giancarlo Perbellini - © www.giornaledibrescia.it
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Pronti, via: è tempo di accendere i fornelli della «San Pellegrino international young chef academy», l’iniziativa che offre ai giovani chef la possibilità di mettere in mostra il talento e la capacità creativa, facendo un percorso, valutato da una giuria italiana, prima di arrivare alla finale, prevista nel 2025, nella quale i partecipanti saranno giudicati da un «grand jury» composto da chef di fama mondiale.

Candidature

Le candidature per partecipare alla sesta edizione sono aperte fino al 19 giugno, data entro la quale i giovani talenti (devono essere under30 e aver lavorato almeno un anno in un ristorante) dovranno presentare una ricetta che esprima al meglio la loro filosofia e creatività culinaria. Tutte le candidature saranno valutate da Alma, la Scuola internazionale di arti culinarie italiane, che determinerà il gruppo di concorrenti ammessi alle finali regionali. Avranno, invece, il compito di selezionare il piatto italiano da mandare alla finale globale cinque chef: Giancarlo Perbellini del ristorante Casa Perbellini 12 Apostoli di Verona (due stelle Michelin); Isabella Potì, del Bros di Lecce (una stella), Davide Di Fabio del ristorante Dalla Gioconda a Gabicce Monte (una stella); Karime Lopez,di Gucci Osteria a Firenze (una stella) e Matteo Metullio chef dell’Harry’s Piccolo Restaurant e dell’Harry’s Bistrò a Trieste (due stelle).

«L’esser stato chiamato a far parte della giuria dell’edizione 2024 della Sica per me non è soltanto un grande onore ma anche un motivo di sicuro arricchimento - commenta chef Perbellini -. Allo stesso modo in cui anni fa presi con me come sous chef un giovane marchesiano per avere un contributo di idee anche da quelle culture, così sono sicuro che anche dal confronto con questi giovani chef nasceranno per me spunti interessanti». La dote principale che dovranno avere i concorrenti? «Il rigore - sostiene lo chef - . Dovranno prestare attenzione anche al più piccolo dei dettagli, senza dimenticare che andranno a confrontarsi sul piano internazionale, ovvero con culture, gusti e modi di pensare diversi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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