L’industria bresciana cerca una nuova bussola per navigare nel mondo
Le migliori pratiche di internazionalizzazione messe in atto dalle imprese camune, insieme a una riflessione sull’attuale situazione geopolitica mondiale. Il settimo e ultimo appuntamento dell’edizione 2024 di SetteOttavi + Uno, il roadshow di Confindustria Brescia è stato ospitato al Centro Congressi di Darfo e moderato dal giornalista Marco Recalcati.
Globalizzazione e competitività
«Abbiamo scelto come tema “La Valle Camonica nel mondo” – chiarisce Giovanni Spatti, coodinatore della Zona, che conta 75 aziende associate a Confindustria, per un totale di 4.500 dipendenti e un fatturato di circa 2,5 miliardi di euro all’anno –, perché siamo convinti che l’internazionalizzazione sia indispensabile per le nostre aziende, per affrontare un mondo globalizzato sempre più competitivo».
«L’internazionalizzazione ormai è un fattore determinante – rimarca Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Negli ultimi anni ci eravamo concentrati sul mercato tedesco, che ci ha dato soddisfazioni ma che adesso è in crisi, dobbiamo assolutamente trovare nuove soluzioni».
Il panorama geopolitico
A delineare un quadro del panorama geopolitico mondiale attuale è stato Arturo Varvelli, direttore del Rome Office and Senior Policy Fellow European Council on Foreign Relations, che ha dialogato con Mario Gnutti, vicepresidente di Confindustria Brescia. «La situazione geopolitica attuale è molto complessa – esordisce Varvelli –. Viviamo un’epoca nella quale la globalizzazione, intesa come quel tessuto di relazioni economiche che regnava sul nostro mondo, sta venendo un po’ meno, in favore delle relazioni politiche». A prevalere, secondo Varvelli, è il rischio politico rispetto alle pure questioni di economicità della produzione.
«Le catene del valore devono essere messe in qualche modo in sicurezza e le questioni politiche sono tornate preponderanti nello scenario internazionale, le imprese devono adattarsi a questa situazione e cominciare a pensare in maniera più politica di quanto non pensasse in passato».
La reazione bresciana
Calando il messaggio nel mondo dell’imprenditoria bresciana, Gnutti è ottimista. «L’industria bresciana – afferma il vicepresidente con delega all’Internazionalizzazione – deve reagire come ha sempre fatto, e saprà farlo anche in quest’occasione. La geopolitica è un argomento complesso, e va affrontato cercando di esplorare nuove opportunità».
«Oggi essere presenti sui mercati globali è ancora più importante di prima – conclude Gnutti –: alle nostre imprese, quindi, suggerisco di cercare di esplorare il più possibile i nuovi mercati, non solo a livello di esportazione, ma anche di produzione».
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