Economia

Inflazione, Brescia è la nona città più cara d'Italia

Il calcolo su dati Istat è dell'Unione Nazionale Consumatori. Da ottobre 2021, l'incremento è +11,3%
INFLAZIONE, BRESCIA IN TOP TEN
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La corsa dell’inflazione non conosce sosta, né in Italia né a Brescia. Nella nostra città a ottobre la crescita fa segnare un aumento rispetto al mese precedente del 3,0%, con l'incremento che schizza a +11,3% se il metro di paragone è il mese di ottobre dell’anno scorso. 

Il calcolo è dell’Unione Nazionale Consumatori, che in base ai dati Istat dell’inflazione nelle regioni, nei capoluoghi e nei comuni con più di 150mila abitanti diffusi oggi ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d'Italia.

In questo contesto sfavorevole, che a Brescia si traduce in una maggior spesa aggiuntiva pari a 2.980 euro annui per nucleo familiare, c’è anche qualche dato che rende i dati meno amari per i bresciani. Rispetto alla rilevazione relativa all’inflazione di luglio, Brescia scende dal quinto al nono posto nella classifica delle città più care d’Italia stilata dall’Unione Nazionale Consumatori. 

Entrando più nello specifico, il settore Informatica e Statistica del Comune di Brescia rileva come a incidere maggiormente sull’incremento dell’inflazione sia il capitolo relativo ad «Abitazione, acqua, elettricità e combustibili», che presenta un tasso congiunturale del +25% e uno tendenziale del 55%, aumenti entrambi dovuti agli incrementi delle voci energia elettrica e gas (rispettivamente +214% e +98% rispetto all’anno scorso). Pesano anche i prodotti alimentari e le bevande alcoliche (+11,8% su ottobre 2021), i trasporti (+8,9%) e i servizi ricettivi e la ristorazione (+7,3%). Le uniche voci in discesa sono invece l’Istruzione (-0,1% tendenziale) e i costi di posta e servizi telefonici (-2,9%).

Le altre città

In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care troviamo Ravenna con un’inflazione pari a +13,9% che equivale a 3.359 euro in più per famiglia. Al secondo posto Bologna (3.293 euro, 13,2%), al terzo Bolzano che perde, quindi, il poco piacevole primato (3.269 euro, +12,3%). 
Le città meno costose sono invece Potenza (1.797, +9,1%), Catanzaro (1.898, +10%9) e Reggio Calabria (1.942, +10,4%).

Altro elemento positivo per la Leonessa risiede nella percentuale di incremento dell’inflazione, che seppur molto elevata (11,3%), è inferiore alla media nazionale (+11,8%) e fuori dalle prime 20 città italiane per rincari. 

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