Dall'International Business al superfood: come nasce un successo
Il broccolo prima del broccolo, il ravanello prima del ravanello. Un concentrato di sapore e benessere in uno stelo e due foglioline. «Sono i micro-ortaggi, il superfood per antonomasia degli ultimi anni, quasi sconosciuto in Italia», spiega Matteo Bonomelli che li coltiva a Corte Franca. Il nome dell’attività - «Mars Microgreens, i micro-ortaggi pronti anche per Marte» - proietta dritti nel futuro facendo leva su produzione locale, tecniche naturali e sostenibilità.
Trentasette anni e una laurea in Economia e International Business all’Università di Brescia, Bonomelli ha sempre lavorato nel mondo del food e dell’agricoltura sostenibile 4.0 in Italia e all’estero (in Olanda e in India grazie a Giuseppe Mozzillo, «l’esempio che ho deciso di seguire»). Poi un amico di casa in America gli ha parlato dei «microgreens», ossia le piantine di ortaggi o erbe aromatiche che vengono raccolte pochi giorni dopo la semina, e lui se ne è subito innamorato: «Ho studiato progetti di vertical farm (orti verticali, ndr) di Paesi precursori come gli Stati Uniti e il Giappone e ho deciso di lanciare nel Bresciano la mia start up».
È così che Bonomelli ha iniziato a coltivare «broccoli calabresi Don Vito, ravanelli Daikon, ravanelli Vulcano e piselli verdi Balboa tenendo sotto controllo temperatura, umidità e illuminazione. «Uso semi e terriccio biologico, acqua filtrata, nessun prodotto chimico e nemmeno fibra di cocco. Il periodo di crescita di queste piantine è molto breve: dopo 7-10 giorni dalla semina lo stelo, che raggiunge circa 12 centimetri, e le prime due foglioline, vengono tagliati e confezionati per essere consegnati in giornata al consumatore e mangiati o cucinati senza la necessità di un lavaggio». I benefici dell’utilizzo in cucina di questi micro-ortaggi sono numerosi: «Innanzitutto contengono vitamine e minerali in abbondante quantità: sono fino a 60 volte più nutrienti dell’ortaggio maturo. Il microgreen del pisello contiene beta-carotene, quello del ravanello è un concentrato di vitamina C. Ma oltre ad essere salutari, sono anche molto buoni: la piantina del ravanello è croccante e lascia in bocca un pizzicorio invitante, quella del broccolo ha un sapore delicato e gradevole. Possono sostituire gli snack. Perché come dice mia nonna Celestina, che ha 94 anni, "chi mangia sano campa cent’anni"».
In questo percorso Bonomelli è stato supportato da Theodora Sideratou, biologa nutrizionista di origini greche. Il giovane imprenditore sta inoltre avviando collaborazioni con chef di spicco della zona. La sua produzione potrebbe anche estendersi a Brescia (la città in cui abita) ed, entro fine anno, a Milano. «Il progetto - osserva - sta ottenendo molti consensi. E sono stato selezionato per partecipare al master Isup dedicato alle start up e tenuto da Isfor. Un master promosso da Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia. Sono orgoglioso di questa bella opportunità».
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