Economia

Bollette alle stelle: oltre 42mila famiglie rischiano di rinunciare a caloriferi e lavatrice

Uno studio di Cgia Mestre evidenzia la povertà energetica: preoccupazioni per i lavoratori autonomi
Oggi si accende il riscaldamento - © www.giornaledibrescia.it
Oggi si accende il riscaldamento - © www.giornaledibrescia.it
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Con bollette dalle cifre roventi tra le mani, accendere i termosifoni o il forno può rappresentare un problema. Lo sanno bene le famiglie già in difficoltà economica che in questi mesi di forti rincari rischiano davvero di dover rinunciare a qualche ora di riscaldamento, ai piatti dalla cottura lenta o a usare con continuità la lavatrice.

La mappa

L’Ufficio studi di Cgia Mestre, elaborando gli ultimi dati disponibili del Rapporto Oipe 2020, stima che le famiglie italiane a rischio povertà energetica siano quattro milioni e che, pertanto, ci siano oltre nove milioni di persone che «non riescono a utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno, quello di raffrescamento d’estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici a elevato consumo di energia come lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, microonde e forno elettrico». Persone che, in buona parte dei casi, appartengono spesso a famiglie con un «elevato numero di componenti che risiedono in alloggi in cattivo stato di conservazione, con il capofamiglia giovane, spesso inoccupato e/o immigrato».

A livello geografico la situazione più critica, sempre stando a questo studio di Cgia, viene riscontrata nel Mezzogiorno. E la Campania sarebbe la regione maggiormente in difficoltà, seguita da Sicilia e Calabria.

Il focus

La Lombardia, invece, appartiene insieme a Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Trentino Alto Adige alla fascia più bassa di rischio, quella che comprende un numero di nuclei familiari in difficoltà che va dal 6 al 10 per cento del totale.

Entrando nel dettaglio, lo studio, per la nostra regione, stima che siano a rischio di povertà energetica un minimo di 267.767 famiglie e un massimo di 446.278. La media è 357.022 famiglie. L’analisi Cgia non va oltre questi dati, ma il focus può essere stretto sul Bresciano: la nostra provincia conta 537.809 famiglie (dato Istat), il 12% di quelle presenti in tutta la Lombardia (che sono 4,4 milioni). Applicando la stessa percentuale alla media regionale di nuclei a rischio povertà energetica, si può stimare che nel Bresciano ci siano oltre 42mila famiglie che, nella situazione internazionale in cui siamo oggi, potrebbero non permettersi di accendere regolarmente il riscaldamento o di usare elettrodomestici a elevato consumo energetico come lavatrice e forno.

Tornando, poi, allo studio, Cgia evidenzia che «l’aumento esponenziale dei prezzi delle bollette previsto per il prossimo autunno potrebbe peggiorare notevolmente la situazione economica di tantissime famiglie, soprattutto quelle composte da lavoratori autonomi». Questo perché «stanno pagando due volte lo straordinario aumento registrato in questi ultimi sei mesi dalle bollette di luce e gas: la prima come utenti domestici e la seconda come piccoli imprenditori per riscaldare-raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi».

La spesa

Chi è in difficoltà cerca in ogni modo di tagliare le uscite e tira la cinghia pure sulla spesa. Lo evidenzia anche uno studio eseguito da Coldiretti su dati Istat. Partendo dal concetto che «il balzo dell’inflazione costerà alle famiglie italiane 564 euro in più solo per la tavola nel 2022» gli acquisti di frutta e verdura sono calati dell’11% in quantità rispetto allo scorso anno: «Gli italiani - precisa la Coldiretti - hanno ridotto del 16% le quantità di zucchine acquistate, del 12% i pomodori, del 9% le patate, del 7% le carote e del 4% le insalate, mentre per la frutta si registra addirittura un calo dell’8% per gli acquisti di arance, considerate unanimemente un elisir di lunga vita».

Il tema, in questi giorni, è caldissimo: anche il maxi piano del ministro Cingolani per il risparmio energetico raccomanda, tra le altre cose, la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione, la riduzione del tempo di accensione del forno e l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice soltanto a pieno carico.Caro energiaI timori in vista della stagione più fredda

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