Cultura

Giornata mondiale dell’Alzheimer, al GdB il libro che lo racconta

«Pagine di Alzheimer» di Anna Della Moretta e Marco Trabucchi spiega come è cambiato l’approccio alla malattia: verrà presentato lunedì alle 18 nella Sala Libretti del Giornale di Brescia
L'Alzheimer è una patologia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo
L'Alzheimer è una patologia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo
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Si racconta di quando l’allora ministro della Sanità Rosy Bindi inaugurò, nel 1997, l’Irccs Fatebenefratelli. C’è un articolo sul lancio del «Telefono amico» per la demenza. In un altro capitolo si parla di quando, nel 2011, la ricerca bresciana portò alla nascita del «Google delle immagini cerebrali».

Sfogliando le 181 «Pagine di Alzheimer» date alle stampe dalla giornalista Anna Della Moretta e da Marco Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia, si intraprende un viaggio lungo decenni nel quale emergono le tappe di un percorso che ha visto la scienza fare passi avanti e la città cambiare in termini di servizi offerti, ma soprattutto di approccio alla malattia. Fino a diventare, nel 2023, una «città amica della demenza».

Più attenzione

Ne fa cenno la sindaca Laura Castelletti, nell’introduzione, quando parla di «attenzione crescente ai problemi legati all’invecchiamento» e al fatto che la demenza non sia «una malattia del singolo, ma una sfida collettiva: ogni cittadino può fare la differenza nella cura, anche con piccoli gesti di vicinanza e attenzione».

Stigma

Approfondisce il concetto Anna Della Moretta dicendo che alla fine degli anni Ottanta di Alzheimer «si parlava ancora poco, malgrado la malattia avesse questo nome già dal 1910. Quasi che la sua negazione annullasse ipso facto il timore e lo stigma che accompagnavano la difficile diagnosi».

Ne parla anche Trabucchi ricordando che nel secolo scorso «le demenze erano una forma poco studiata di invecchiamento», poi le cose sono cambiate e ora occupano «spazi propri e importanti di studio e interesse sociale».

Un’evoluzione, insomma, raccontata nel libro attraverso una serie di articoli scritti da Anna Della Moretta sul GdB e dagli esponenti del Gruppo di ricerca geriatrica. Articoli di giornale, ma anche pezzi di storia che testimoniano grande attenzione alle fragilità. Un’attenzione fatta di parole messe nero su bianco con rispetto, appropriatezza e rigore. Parole che raccontano studi, dati, servizi, riflessioni e storie. Come quella del cane che prendeva il cibo soltanto dalle mani del suo padrone con l’Alzheimer.

Il tutto in un percorso che, come sottolinea nella postfazione Michele Farina, presidente dell’Alzheimer Fest, «non è consolatorio, non offre scorciatoie o facili illusioni, non nasconde le voragini che ancora si aprono nella cura delle persone più fragili». Eppure ciò che resta nel lettore è «una visione di calibrato ottimismo. Verso il passato e verso il futuro»: articolo dopo articolo c’è sempre qualcuno che non lascia la mano a chi soffre.

Storie e riflessioni

L’occasione per parlare di queste «Pagine di Alzheimer» (Grafo edizioni) si presenterà lunedì alle 18 nella Sala Libretti del Giornale di Brescia. Un modo per celebrare la Giornata mondiale dell’Alzheimer che ricorre oggi e che vede il nostro territorio proporre iniziative per un mese intero. Introdotti e coordinati da Nunzia Vallini, direttrice del GdB, assieme ai curatori del libro interverranno Paolo Corsini, già sindaco di Brescia, e Farina.

Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo via mail a salalibretti@giornaledibrescia.it o chiamando lo 030.3790212. La presentazione può essere seguita anche in diretta streaming sul sito del Giornale di Brescia.

Le iniziative, si diceva, sono molte. Oggi alle 18.15 al Nuovo Eden di via Nino Bixio viene proiettato in prima visione il documentario «A Memoria Infinita» di Maite Alberdi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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