Cultura

Ecco il fine settimana delle meraviglie: il Fai svela i segreti di 25 tesori bresciani

Domani e domenica per le Giornate di Primavera si potranno visitare ville, palazzi e pure un’officina
Il soffitto affrescato di palazzo Gaifami, sede della Croce Bianca © www.giornaledibrescia.it
Il soffitto affrescato di palazzo Gaifami, sede della Croce Bianca © www.giornaledibrescia.it
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Nasi all’insù, orecchie ben aperte e occhi sgranati sulle meraviglie: domani e domenica il Fai (Fondo ambiente italiano) aprirà 25 «scrigni» di arte, storia e cultura sparsi qua e là tra città e provincia. Tesori in buona parte sconosciuti ai più, che potranno essere ammirati a offerta libera negli orari indicati sul sito Internet fondoambiente.it.

Palazzo Gaifami

Grazie a volontari e apprendisti ciceroni appassionati del «bello», durante le due Giornate Fai di Primavera a Brescia verranno svelati i segreti di realtà come il Liceo Luzzago (già Palazzo Provaglio), Palazzo Bargnani e Palazzo Gaifami. Quest’ultimo, storica sede della Croce Bianca di probabile origine cinquecentesca, è stato inserito in un «post» del Fai nazionale tra i «cinque luoghi da scoprire» del Belpaese. Cosa che per la presidente Umberta Salvadego rappresenta «un motivo di orgoglio: abbiamo una sede faticosa da mantenere, ma fantastica. L’interesse e l’apprezzamento della comunità nei confronti del Palazzo ripagano ogni nostro sforzo».

Nel Settecento Vincenzo Gaifami, parvenu di una famiglia che grazie a uno stratagemma riuscì a inserirsi nell’alta nobiltà bresciana, rese questo palazzo una grandiosa residenza cittadina per lanciare un messaggio di ricchezza e potenza. Con la morte dei suoi figli la famiglia si estinse e l’immobile passò di mano in mano fino al 1941, quando venne acquistato dalla Croce Bianca. Grazie al Fai sarà possibile ammirare le opere di Carlo Innocenzo Carloni. Rai Tre dedicherà uno speciale a questo luogo domenica alle 9.

I luoghi svelati dal FAI a Rodengo Saiano

Casere e Omb Saleri

Sempre in città non c’è dubbio che susciterà grande interesse la possibilità di visitare il complesso delle Casere degli ex Magazzini Generali, un esempio di architettura industriale lombarda di inizio Novecento. E ancora: nelle Giornate Fai di Primavera aprirà le porte anche la Omb Saleri, officina creata nel 1980 per la produzione di minuterie metalliche e valvole di arresto per l’uso domestico del gas diventata nel tempo un’eccellenza nel settore dell’automotive che conta quasi 250 dipendenti con età media inferiore ai 40 anni.

Spazio Almag

Artogne: i luoghi preziosi con il FAI

Nella vicina Roncadelle i soli soci del Fai potranno visitare lo spazio Almag reso disponibile da Umberta Gnutti Beretta con opere d’arte contemporanea dagli anni ’50 del secolo scorso a oggi. A Rodengo Saiano le proposte saranno cinque. Tra queste spicca il doppio percorso (uno tradizionale e uno nell’appartamento dell’abate) all’Abbazia Olivetana. I volontari, poi, mostreranno «chicche» a Verolavecchia, Lumezzane, Calcinato e Artogne. Infine, tra i tesori di Toscolano Maderno, merita una visita il grazioso santuario di Supina, edificio religioso quattrocentesco, nascosto tra gli ulivi in collina e di solito chiuso al pubblico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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