Dialèktika

Dialetto misogino, specchio di altri tempi
I proverbi che parlano delle donne in maniera positiva sono davvero pochi rispetto a quelli che hanno connotazione negativa
Fabrizio Galvagni

Concretezza e piedi per terra: vegnom zó del sicomoro
L’albero, non essendo diffuso dalle nostre parti, non ha una traduzione nel dialetto bresciano. La soluzione più diretta porta al fico
Fabrizio Galvagni

A proposito di «bodiscéming»: bei o bröcc, al mond gh’è post per töcc
Il dialetto a volte non tiene conto del rispetto: un tempo nei paesi era normale canzonare qualcuno per l’aspetto fisico
Fabrizio Galvagni
Gros e ligòs: il dialetto bresciano e i suoi nomignoli
Lo si dice solitamente al bel ragazzotto che non brilla per prontezza e voglia di lavorare
Fabrizio Galvagni
Suocere e suoceri nel dialetto bresciano: dalla «madóna» al «misier»
Quella che per i francesi èla belle mère, per i sudditi britannici la mother-in-law, da noi, oggi, senza tanti fronzoli, è la suocera
Fabrizio Galvagni
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