Cucina

Spreco alimentare e conservazione dei cibi vanno a braccetto

Parola alla docente di Scienze degli alimenti Maria Francesca Petroni
Contro lo spreco importante la conservazione - © www.giornaledibrescia.it
Contro lo spreco importante la conservazione - © www.giornaledibrescia.it
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Sembra una banalità, ma una buona organizzazione della dispensa e del frigorifero fanno sprecare meno cibo. Buttare verdure o yogurt scaduti fa male all’ambiente e al nostro portafoglio. Non possiamo incidere sul grande spreco, ma su quello di casa nostra sì. Ed è dalle piccole cose che si può iniziare per fare la differenza. Abbiamo quindi chiesto a Maria Francesca Petroni, docente di Scienze degli alimenti all’Istituto Mantegna, in città, quali sono le buone pratiche che possiamo applicare anche a casa.

Difficile trovare una regola sulle date di scadenza perché ogni prodotto fa per sè (il miele, ad esempio, per legge ha una scadenza sul barattolo, ma essendo composto per la maggior parte da zuccheri dura più a lungo), quindi sempre meglio rispettarla e magari riporre il prodotto in scadenza in evidenza. Possiamo fare molto sul fresco, a partire da comprare meno e più spesso.

«Tradizione e congelamento sono le parole chiave - spiega la professoressa Petroni -. Prima di tutto dobbiamo aver presente cosa abbiamo nel frigo e riporlo nel posto adeguato, per questo è anche bene seguire le indicazioni riportate nel nostro frigo. Sarebbe meglio, poi, non riempire troppo il cassetto del fresco perchè l’alto tasso di umidità fa ammuffire verdure e frutta. È utile poi consumare prima le cose più deperibili, ad esempio la verdura a foglia verde».

E qui si passa dal frigorifero al freezer: «Se si ha troppo cibo è bene dividerlo e congelarlo perchè il freddo - spiega la docente - ferma la situazione all’oggi: vale per il burro, il pane, la carne». Ma non solo: «Se abbiamo troppe verdure possiamo cucinarle (minestroni, sughi o contorni) e congelarle; se si ha troppa frutta meglio è preparare marmellate, oppure torte o macedonie». La tradizione, i piatti delle nonne nati spesso per non buttare cibo (i gatteau di patate, i casoncelli o le polpette), ci dà ottimi spunti è per riciclare avanzi e pane raffermo. Altro consiglio prezioso è rispettare la stagionalità perchè risparmieremo soldi, e «avremo un prodotto più fresco e più duraturo». Gli «scarti» (ciuffi di finocchi e carote o le foglie dei cavolfiori) possono anche essere usati per fare gustose minestre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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