Nutriente e rinfrescante, benefici e ricette con il cetriolo

Sembra proprio che dovremo convivere ancora per molti giorni con questa torrida estate, un vero tormento soprattutto per chi resta in città. Verrebbe voglia di nutrirsi solo di frutta fresca, magari, come facevano i nostri nonni contadini, con un’anguria lasciata a raffreddare nel fosso e accompagnata da un boccone di pane. Ma, sempre rimanendo nella famiglia delle angurie, quella delle Cucurbitacee - che comprende anche meloni, zucche e zucchine, tutte protagoniste della stagione più calda - val la pena di sfruttare appieno in questo periodo le qualità nutrienti e rinfrescanti dei cetrioli, che, pur continuando ad essere di stagione fino all’autunno, proprio in queste settimane offrono al mercato una produzione maggiore, di qualità e a prezzi interessanti.
Il parere dell'esperto. I maggiori benefici dei cetrioli per il nostro organismo sono proprio le proprietà rinfrescanti e depurative. Sono infatti composti fino oltre il 95% d’acqua con un forte apporto di potassio e altri minerali molto utili alla nostra salute come calcio, sodio, fosforo, zolfo, manganese e ferro pur se in limitata quantità. Presentano anche una discreta quota di vitamine del gruppo A, C, E e K che, insieme ai minerali, sono contenute soprattutto nella buccia e nei semi, che troppo spesso vengono eleminati.
Questo frutto è dunque consigliato alla stragrande maggioranza delle persone, perché ha la capacità di pulire dalle tossine alcuni nostri organi vitali come i reni ed il fegato. Sono inoltre suggeriti ai diabetici non solo per lo scarso contenuto di zucchero, ma soprattutto per l’alta presenza di potassio. Deve guardarsene, almeno da un consumo abituale e continuo, solo chi ha problemi digestivi a livello del colon, il tratto terminale dell’intestino, dove i cetrioli vengono principalmente digeriti.
Purtroppo lo stress della vita contemporanea, l’alimentazione frettolosa, la sedentarietà hanno aumentato in maniera significativa le persone affette da colon irritabile e digestione lenta, per cui sta crescendo il gruppo di quanti debbono limitare proprio il consumo di cetrioli. Peraltro anche le generazioni passate avevano notato la difficoltà di digestione dei cetrioli, almeno per qualcuno; al punto che i nostri avi nei secoli avevano escogitato molti metodi empirici per provare a ridurne l’impatto sull’intestino.
C’era chi li tagliava a fettine lasciandoli poi in uno scolapasta con un po’ di sale perché perdessero acqua; chi eleminava testa e coda e magari sfregava i monconi sulle estremità tronche del cetriolo fino a fare uscire una schiuma bianca; chi semplicemente li sbucciava perdendo buona parte del valore nutritivo oppure ne godeva solo a pranzo evitando di mangiarli a cena. Purtroppo prove scientifiche certe dell’efficacia di questi sistemi arcaici non ce ne sono e a chi ha problemi intestinali conviene purtroppo solamente limitarne il consumo.
La ricetta. Per mantenere inalterate le qualità nutritive del cetriolo (che dovrà essere acquistato ben sodo e d’un colore verde brillante, ovviamente non vecchio e grinzoso) occorre mangiarlo fresco, facendo intercorrere i minor tempo possibile dalla raccolta. Da prediligere sono dunque la insalate, ma anche il gazpacho d’origine spagnola (frullando insieme pomodori e peperoni).
Ma la fantasia dei popoli ne ha elaborato anche usi un po’ più complessi e di grande soddisfazione. Prendiamo oggi ad esempio spunto da una salsa classica greca, lo Tzaziki, a base di cetriolo grattugiato, yogurt e limone. Con i medesimi ingredienti si può anche preparare un saporito piatto d’accompagnamento più fresco e sostanzioso d’una semplice salsa.
Lavate per bene innanzitutto un paio di cetrioli, togliete le estremità, lasciate la buccia e ricavate fette di circa un centimetro, tagliando poi ogni fetta in almeno quattro parti. In una ciotola mettete poi tutti i pezzettoni di cetriolo, salate, pepate e unite un buon numero di foglie di menta finemente spezzettate. Aggiungete infine tre o quattro capienti cucchiai di yugurt naturale (non dolce) e il succo di mezzo limone.
Amalgamate con energia e lasciate riposare in frigorifero per un paio d’ore. A quel punto avrete a disposizione un invitante e semplice aperitivo da gustare con un crostino oppure una insalata fresca e gustosa da abbinare magari a una carne grigliata, ma pure ad un pesce come il salmone. Sia fresco, sia affumicato, sia passato brevemente al vapore o sulla griglia.
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