La Cascina dei Sapori è tra le «50 Top» pizzerie del mondo
Non gli bastava essere finito tra i 50 pizzaioli «Top» d’Italia: Antonio Pappalardo è andato oltre. E, a suon di Cosacca, Mastunicola e Bufala Extra, nella sua «Cascina dei Sapori» ha conquistato un’altra «fetta» di successo: l’ambitissimo concorso «50 Top Pizza World 2022» ha piazzato la pizzeria di Rezzato al 42esimo posto.
Alcuni giorni fa, con la moglie Alessandra, è stato a Napoli, nell’olimpo dei maestri dell’impasto (titolo che aveva ottenuto anche lui l’anno scorso dal Gambero Rosso), a ritirare lo scettro: «La posizione raggiunta in questa importante classifica - commenta - mi riempie davvero di orgoglio. È stato bellissimo condividere una serata speciale con colleghi arrivati dall’altra parte del mondo e uniti dalla stessa passione per la pizza. Questo mi ha fatto capire quante persone, come me, credano in questa professione». La classifica ha incoronato cento pizzerie delle quali 40 sono italiane («La Cascina» è l’unica bresciana e una delle quattro lombarde).
Al primo posto ci sono «I Masanielli» di Francesco Martucci (Caserta), «Top» anche nella sfida nazionale dello stesso concorso che a luglio aveva collocato «La Cascina dei Sapori» in 20esima posizione. Lo seguono «Una pizza napoletana» di New York, il tempio parigino di Peppe Cutraro, «50 Kalò» di Napoli e, sul quinto gradino, il «10» di Diego Vitagliano (Napoli), grande amico e collaboratore di Pappalardo.
Nella classifica non poteva mancare il grande Franco Pepe: la sua «Pepe in grani» di Caiazzo (Caserta) occupa la 26esima posizione. L’artigiano, ricordiamo, firma le pizze de «La Filiale» di Erbusco, ed è tra i protagonisti delle nuove puntate di «Chef’s Table Pizza» su Netflix.
Tornando a Pappalardo, oltre alla «Cascina», è titolare anche di «Inedito», in città. Le classifiche, come la «50 Top Pizza», hanno contribuito nel tempo a diffondere la fama dei suoi due locali: «Durante l’estate - racconta - ho avuto molti clienti stranieri curiosi di assaggiare le nostre pizze: alcuni erano già in vacanza da queste parti, altri, come un gruppo partito da Ginevra, sono arrivati apposta. Ovviamente ci fa piacere: questo dimostra il grande interesse che da alcuni anni si è creato attorno alla pizza».
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