«In Thailandia il mio gelato conquista i sette sensi»
A Stefano De Geronimo sembra di «essere a Brescia e guardare la Maddalena». Invece si trova a Chiang Mai, una città tra le montagne della Thailandia del Nord con un bel centro storico ricco di templi buddhisti. Lì, dove si è trasferito con buona parte della famiglia dopo aver fatto il giro del mondo, delizia cittadini e turisti con il suo gelato. «Non un gelato qualsiasi. Quello prodotto da noi va gustato a occhi chiusi perché stimola i sette sensi. I primi cinque li conosciamo tutti, il sesto è l’istinto, il settimo è lo spirito interiore che va oltre la nostra percezione terrena delle cose. Qui da noi si vive un’esperienza: ci sono il gelato artigianale, la musica, i profumi, l’atmosfera. Tutti elementi capaci di far riemergere i ricordi dell’infanzia. Non a caso la nostra attività si chiama "7 Senses gelato studio"».
La storia
Nato a Brescia nel 1971, Stefano ha iniziato da piccolo ad appassionarsi di cucina grazie ai piatti di mamma e nonne. Scartata l’idea di fare il pompiere e l’astronauta, ha frequentato il Caterina de’ Medici e, successivamente, un istituto alberghiero in Valtellina. Il fatto di avere uno zio chef in Canada ha rappresentato per lui un trampolino di lancio: «Lì ho iniziato a sviluppare la passione per la cucina tradizionale italiana contaminata da elementi fusion. Il viaggio - racconta - è durato una vita: dal Canada mi sono spostato negli Usa, poi alle Bermuda, negli Emirati Arabi, in Bahrein, Giordania, Grecia, Cipro, Messico, Bassa California e Cina. Prima a Pechino, durante le Olimpiadi, e successivamente a Shanghai, dove ho lavorato come executive chef in alberghi di alto livello». La Cina ha offerto a Stefano la possibilità di scoprire il gelato. L’avventura è iniziata producendo una linea di dolci congelati per gli hotel. Poi, stanco dei ritmi caotici delle metropoli del Paese del Dragone, si è trasferito con la famiglia a Chiang Mai. Lì, nella zona turistica di Nimman, nel 2019 ha aperto «7 Senses gelato studio».
Quattro mesi dopo l’inaugurazione, però, il Covid ha scombussolato tutti i suoi piani: «Niente turismo, viviamo la sofferenza di tante aziende, ma non ci arrendiamo: vendiamo gelato artigianale porta a porta, torte a tema per i compleanni e, pubblicizzando la nostra attività sui social, attiriamo l’attenzione di alberghi e ristoranti anche a Bangkok». Ora la situazione è molto migliorata: «Sono felice di vivere qui e proporre gelato di qualità: fragole, more di gelso, avocado e cioccolato locale e caffè di queste montagne mi aiutano a conquistare... i sette sensi».
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