Il bresciano Mattia Manganaro è il «Miglior enotecario under30»
Mattia Manganaro è il «Miglior enotecario under 30» d’Italia. A decretarlo, nella finalissima di lunedì a Roma, l’Aepi (Associazione enotecari professionisti italiani).
In finale
Super felice il 28enne bresciano che lavora alla «Biesse Wine» di Amedeo Scalvini. Manganaro era partito dalla nostra provincia con Nicola Prestini, titolare della «Tapporaso» di Dello. Per lui niente podio, ma la soddisfazione di essere arrivato tra i finalisti.
Per gli organizzatori del concorso è emerso che gli enotecari professionisti sono giovani, molto preparati e sanno unire sensibilità, doti comunicative e manageriali, preparazione tecnica e capacità di intercettare le tendenze del futuro. Un elemento, quest’ultimo, particolarmente importante. Dalle prove di gara risulta, infatti, che anche la maggiore sfida per il settore enologico, avvicinare i vini ai giovani, può essere vinta a patto di cambiare approccio. O meglio: raccontare meno e coinvolgere di più. Con la consapevolezza che i giovani siano disposti a consumare il vino se lasciati liberi di scegliere, esprimersi e interpretare il proprio gusto.
Gli altri vincitori
I vincitori del concorso hanno tutti meno di quarant’anni. Oltre al 28enne bresciano, sono: Silvia Angelozzi per la categoria «Enoteche con mescita», Daniele Liurni con il doppio premio «Enoteche con asporto» e «Migliore enoteca di Roma città metropolitana» e Daniele Leopardi «Migliore enotecario italiano all’estero» a Parigi.
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