Cucina

Iginio Massari: «Scrivo di Caravaggio e la mia autobiografia»

Il maestro, e presidente della nostra giuria, racconta il suo lockdown e la ripartenza
Iginio Massari in occasione di una serata di Chef per una notte
Iginio Massari in occasione di una serata di Chef per una notte
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«Come mi sento? Bene se guardo alla salute. Ma per ogni altra cosa, da mesi mi sento come tutti: in un limbo, un luogo dominato dell'incertezza sull’oggi e sul domani, con in più la delusione e spesso l’arrabbiatura per come abbiamo affrontato e continuiamo ad affrontare l’emergenza. Viviamo tutti sospesi, in un’attesa preoccupata del domani, che speriamo non sia troppo diverso dal nostro ieri e ci ridia n po’ della libertà che ci è stata sottratta».

Non ha peli sulla lingua Iginio Massari, il «maestro dei maestri pasticceri» e presidente da sempre della giuria di Chef per una notte. «Non ho e non ho mai avuto una bandiera partitica - spiega - ho sempre guardato al valore delle persone. E con questa pandemia, a chi ci governa mi pare sia venuta meno l’intelligenza: hanno scelto di stare fermi sperando che tutto passasse, ci hanno imposto con un regime poliziesco un’infinità di regole, spesso assurde, senza delineare una credibile strategia di ripresa delle attività».

Massari insieme ai vincitori di una passata edizione
Massari insieme ai vincitori di una passata edizione

Fermo, comunque, Massari non c’è mai stato. Anche nei giorni del lockdown con i negozi chiusi, i laboratori hanno lavorato e, per quanto possibile, tenuto aperti i canali con i clienti. Ma c’è stato anche altro, molto altro. «In questi mesi non ho mandato in vacanza neppure un’altra mia passione: quella per la scrittura - racconta Massari - Ho terminato infatti un progetto al quale pensavo da molto e che tanti mi hanno sollecitato: ho lavorato alla mia autobiografia, che uscirà sia in versione cartacea sia in audiolibro. Più d’uno infatti ha già scritto di me, ma ho voluto provare a raccontarmi in prima persona, con i fatti, i ricordi, le ricette delle preparazioni che hanno accompagnato tutta la mia vita. Ci sono episodi allegri e altri meno: lo stupore del ragazzino nel Dopoguerra, da emigrato in Svizzera con la famiglia, gli studi e la ricerca personale, le corse prima in Italia e poi all’estero per mille consulenze, per cercare di risolvere problemi che parevano insolubili, aneddoti che sono riemersi dalla memoria con il loro carico di lezioni ed emozioni. Un bagaglio d’esperienze di uomo, oltre che di pasticcere, lungo poco meno dei miei 77 anni e che ho scelto di condividere con tutti quelli che mi vogliono conoscere anche al di là dei miei dolci».

Il maestro Massari durante l'intervista
Il maestro Massari durante l'intervista

E «Massari si racconta», questo il titolo dell’autobiografia, non sarà l’unico volume fresco di stampa firmato dal Maestro che presto apparirà in libreria (d’altra parte per un autore che ha all’attivo già più di 130 pubblicazioni, in gran parte di pasticceria, scrivere è un po’ un secondo lavoro). «Sempre in queste settimane - aggiunge Massari - sto realizzando un altro piccolo sogno: un libro fotografico su Caravaggio. Debbo dire che il Merisi mi ha sempre attratto, mi ha conquistato con la sua arte sublime, con i chiaroscuri profondi e intensi fino all’esplosione straordinaria di luce dei suoi quadri, così come mi ha incuriosito la sua vita. L’ho potuto ammirare e studiare a lungo e ora ho deciso di realizzare un libro ricco di immagini, grazie alla collaborazione con due fotografi eccezionali, per me i migliori in assoluto (e ne ho provati tanti!), come i Lonati, padre e figlio di Botticino». Per l’imminente futuro ci sono poi, ovviamente, altri progetti televisivi e l’apertura veronese con alcuni dolci nuovi dedicati alla città veneta, le lezioni a Cast e le conferenze in tutt’Italia, i viaggi e le consulenze nel mondo, nonché il piccolo, ma per noi fondamentale, impegno con Chef per una notte. Covid o non Covid, insomma, il Maestro non ha nessuna intenzione di fermarsi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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