Lo chef Davide Botta è tornato: a Nave c’è il suo Artigliere
C’è un tempo per peregrinare, assaggiare e formarsi e c’è un tempo per investire in modo diverso: mettendo radici. L’importante, in ogni caso, è non smettere di sperimentare, costruire, conoscere. È, in poche parole, quello che sta facendo lo chef Davide Botta.
Dopo una vita passata a cucinare e concepire piatti nelle cucine altrui o sue, ma fuori Brescia, ha deciso di stabilirsi a Nave. Ha acquistato l’ex trattoria da Waifro, in via Monteclana 40 e, dopo aver ristrutturato i locali, lo scorso novembre ha aperto qui «L’Artigliere», un ristorante dove l’attenzione all’ingrediente è massima.
Filosofia

«Con la mia cucina voglio raccontare le nostre tradizioni e il paesaggio che ci circonda – racconta lo chef –. Un convivio che riunisce tecniche, cultura, idee e innovazione». Cinquantasette anni, originario del Prealpino, la sua carriera ha inizio nell’estate del 1985 quando, dopo essersi diplomato, trascorre una stagione come responsabile della cucina all’Albergo Sole di Toscolano Maderno. In contemporanea inizia una delle fasi più significative della sua crescita professionale: l’esperienza con lo chef Pietro Tomasoni del ristorante «La Stretta» di Brescia.
Esperienze
Il servizio militare lo trascorre cucinando nella mensa ufficiale del Comando Brigata Legnano a Bergamo e, quando il servizio lo permette, collabora a fianco dello chef Sergio Mei del ristorante dell’Hotel Excelsior San Marco di Bergamo. L’approdo all’alta cucina arriva due anni dopo, nel 1989, quando apre la sua prima attività in proprio a Gussago. Il ristorante si chiama «Trattoria L’Artigliere».
Nel 1997 entra a far parte del gruppo dei giovani ristoratori dell’associazione «Jeunes Restaurateur d’Europe» e nel 2003 ottiene il riconoscimento della Stella Michelin da parte della Guida Michelin. Il 2008 è l’anno del trasferimento in una nuova location: il complesso del Santellone di Brescia. Nel 2013 trasloca di nuovo e apre a Isola della Scala, a pochi chilometri dal centro di Verona, patria del riso Nano Vialone Igp.
Gusto
Il riso diventa, non a caso, uno degli ingredienti più usati dallo chef, che tutt’ora a Nave ha in carta 10 risotti differenti. L’attività prende il nome di «L’Artigliere: ristorante con locanda» e qui, nella pila da riso più antica del paese, Davide Botta trascorre dieci anni molto intensi e creativi.
«Sono tornato a Brescia e ho scelto l’ex trattoria da Waifro per un motivo ben preciso – spiega lo chef –: a Nave mi è stata data la possibilità di acquistare i locali, quindi ho colto la palla al balzo. Ripartire da capo è faticoso, ma da quando ho aperto sto avendo grandi soddisfazioni». Con lui in questa avventura ci sono anche la sommelier Flutra Muca, sua compagna di vita, e altre due persone. «Ma presto avremo bisogno di altro personale» annuncia.
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