A Brescia anche i celiaci possono gustare la pinsa romana
La pinsa è buona. E se sei celiaco e non la gusti da venti o trent’anni lo è ancora di più. Lo dimostra il successo che la versione senza glutine della celebre ricetta romana ha avuto al civico 9/d di via San Faustino, a Brescia. Lì, in un locale accogliente dalle tinte blu petrolio, Angelo De Carlo e Valentina Bosio deliziano i palati bresciani con pinse rosse, bianche e, da qualche giorno, anche senza glutine.
Il laboratorio
«Realizziamo gli impasti nel laboratorio che abbiamo aperto da poco a San Polo – spiega Valentina –. Li usiamo noi e li vendiamo a locali e ristoranti che intendono aggiungere le pinse romane nel menù».
L’interesse per la novità è stato evidente da subito: «Hanno iniziato a venire da noi persone che non avevamo mai visto - racconta -. È un piacere servire loro un prodotto che in molti casi non avevano mai mangiato».
L’attività della coppia è iniziata a fine 2019, poco prima che scoppiasse la pandemia, in un piccolo locale di via Rua Confettora.
Diversa dalla pizza
Angelo – romano che ha vissuto in Abruzzo prima di trasferirsi, vent’anni fa, a Brescia – lavorava nel settore del bricolage. «Da sempre – racconta Valentina – è appassionato di impasti». E nella nostra città ha voluto portare un prodotto poco conosciuto come la pinsa, che non va confusa con la pizza. «Rispetto a quest’ultima, infatti, oltre alla farina di frumento contiene anche quelle di riso e soia. È leggera, digeribile. Ha un’idratazione dell’80% e lievita per 48-72 ore. Esternamente è croccante, all’interno morbida». Una delizia, anche per i celiaci.
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