Vinitaly, il Garda stupisce con i calici «segreti» e la stanza immersiva

Calici «segreti» al suono di una campana, e una stanza immersiva collegata in diretta con il lago di Garda. I consorzi bresciani presenti a Vinitaly hanno voluto stupire e coinvolgere i tanti, tantissimi visitatori che ieri hanno affollato la fiera di Verona, nella prima giornata della più importante kermesse italiana dedicata al mondo del vino. Non solo banchi d’assaggio, ma vere e proprie esperienze, con cui far conoscere e scoprire le diverse denominazioni e i loro territori a un pubblico sempre più giovane e sempre più formato. Nel giorno di fiera aperto anche ai non addetti ai lavori, infatti, la maggior parte dei wine lovers ha esibito conoscenze acquisite in corsi Ais, Onav, Fisar e Fis, dimostrando una sempre maggiore consapevolezza e cultura del buon bere.
Coinvolgimento
L’attrazione più curiosa, all’ingresso del padiglione lombardo, è il gioco proposto dal Consorzio Valtènesi: allo scoccare di ogni ora, per 14 minuti i visitatori possono suonare una piccola campana, e ricevere un calice «segreto» di vino rosa attraverso una piccola apertura. Non ci sono poi limiti di tempo per provare a indovinare a quale etichetta corrisponda, tra le 45 in degustazione libera nello stand.
«Abbiamo pensato di coinvolgere i nostri visitatori con questa degustazione alla cieca – spiega il direttore del Consorzio Juri Pagani –, per portare, anche a Vinitaly, lo spirito del nostro vino, leggero ma di carattere. Il 14 è il numero magico per il Valtènesi, come il giorno di febbraio in cui presentiamo la nuova annata». Il gioco è piaciuto molto al pubblico, che allo scoccare di ogni ora si è messo in fila per suonare la campana e cimentarsi nella sfida, alla scoperta dei vini rosa del lago di Garda.
Il territorio
Parecchio stupore ha suscitato anche l’esperienza proposta dal vicino Consorzio Lugana, la secret tasting room, una stanza immersiva e interattiva, collegata «live» con il territorio di produzione. Dopo un breve video emozionale proiettato su tre pareti, che mostra i cinque comuni del Benaco appartenenti alla Doc, appare sugli schermi un interlocutore, che invita i visitatori a interagire con lui attraverso un microfono, custodito in una piccola scatola davanti a loro. La vera sorpresa è rendersi conto che questa persona è collegata in diretta con la stanza, dalla Rocca di Lonato, e può dialogare con il pubblico in tempo reale.
«Volevamo raccontare il nostro territorio in modo diverso – chiarisce Ambra Berardi, responsabile della comunicazione per il Consorzio –. Due attori si alternano per tutto il giorno e intrattengono i visitatori direttamente dai luoghi più belli del Lugana: oltre alla Rocca di Lonato, nei prossimi giorni trasmetteremo dal laghetto del Frassino di Peschiera, dalle Grotte di Catullo di Sirmione e dalla Torre di San Martino di Desenzano».
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