Pontevico, al via un progetto per aiutare gli over 75 soli

«Vivo solo, ma non sono solo»: il Comune di Pontevico e l’Asst del Garda uniti contro la solitudine delle persone anziane. È questo il titolo di un progetto pilota, primo del suo genere in Lombardia, nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Bosio e Asst del Garda e rivolto a tutti i cittadini di Pontevico over 75 che vivono soli.
Il progetto
«L’iniziativa, oltre a combattere l’isolamento vuole promuovere l’invecchiamento attivo mettendo al centro la salute e il benessere delle persone più vulnerabili – spiega l’assessora ai Servizi sociali Giulia Zani –. È un progetto che stiamo portando avanti da ottobre anche grazie, non solo all’Asst, ma soprattutto alla collaborazione di molte realtà presenti sul territorio, da ottobre». E proprio in questi giorni sono in distribuzione, a circa duecentoventi ultra 75enni, delle lettere con le quali il Comune informa dell’iniziativa.
«Il progetto – precisa il sindaco Bosio – mira a costruire una rete di supporto integrata che coinvolge medici di medicina generale, ma anche farmacie e associazioni di volontariato. Un approccio innovativo e coordinato che punta a rispondere alle sfide dell’invecchiamento per migliorare la qualità di vita dei nostri cittadini più anziani». Un’occasione per ripensare l’assistenza in una modalità più inclusiva.
Obiettivi
«Abbiamo iniziato da un Comune che ci ha dato moltissima disponibilità – questo l’intervento di Roberta Chiesa, direttrice generale di Asst Garda –. L’obiettivo è duplice: da una parte combattere l’isolamento, una delle principali piaghe con le quali si trovano a combattere le persone anziane che vivono da sole, ma anche quello di favorire le politiche di invecchiamento attivo e di salute. Questa iniziativa si inserisce in quella che noi chiamiamo “medicina di iniziativa”, ossia tutti quei servizi che vanno incontro al paziente in modo da intercettare in maniera preventiva i suoi bisogni. Ovviamente lo strumento fondamentale per avviare questo progetto è quello di avere una rete di soggetti che intercettino il bisogno quindi medici di medicina generale, farmacie e associazioni di volontariato». Un’iniziativa che è stata definita dagli attori coinvolti proattiva.
«Questo progetto nasce dalle persone per le persone – chiosa Rossella Goglioni, direttrice del distretto Bassa bresciana centrale Asst Garda –. Mi sono resa conto che a Pontevico c’è una realtà molto integrata e collaborativa. Il risultato, che speriamo di ottenere in modo da replicare ed esportare questo progetto pilota in altri paesi, è quello di mantenere in salute le persone al proprio domicilio».
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