Ludopatia, «Provo disgusto per ciò che sono arrivato a fare»

Anna Schiavone, coordinatrice della comunità Fantasina: «Nel tempo sono aumentate le richieste di presa in carico dei giovani»
Una slot machine © www.giornaledibrescia.it
Una slot machine © www.giornaledibrescia.it

«Per il gioco sono arrivato a rubare in casa. Ora quando lo sento nominare provo disgusto, rabbia». A raccontarlo è Mattia, uno degli otto ospiti della comunità residenziale per disturbi da gioco d’azzardo patologico Fantasina di Cellatica gestita dalla Cooperativa di Bessimo. Gioco d’azzardo, è escalation dell’online: nel Bresciano vale 920 milioni di euro Il nome è di fantasia, ma la storia è vera: Mattia, 34 anni, è un educatore di comunità per minori. Ha iniziato a giocare «quattro anni fa d

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.