Le malattie «invisibili» delle donne: verso una legge che dia voce al dolore

Verrà discussa in Regione: porta la firma della consigliera bresciana di maggioranza Claudia Carzeri e riguarda vulvodinia, endometriosi e nevralgia del nervo pudendo
Milioni di italiane soffrono di endometriosi - © www.giornaledibrescia.it
Milioni di italiane soffrono di endometriosi - © www.giornaledibrescia.it
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È dolorosa, difficile da diagnosticare e spesso rimane a lungo senza una cura. Colpisce il 15% delle donne italiane, ma se ne parla pochissimo e rientra tra le cosiddette malattie «invisibili» per il Sistema sanitario nazionale.

È la vulvodinia, una patologia femminile al centro di un progetto di legge regionale che riguarda anche l’endometriosi e la nevralgia del nervo pudendo. Un progetto di legge la cui prima firma è stata apposta dalla consigliera bresciana di maggioranza Claudia Carzeri.

La missione

Gli obiettivi messi nero su bianco sul documento già depositato sono essenzialmente tre: prevenzione delle complicanze, diagnosi precoce e trattamento di queste tre patologie spesso all’origine di «disagio emotivo, sintomi depressivi e isolamento sociale». Per raggiungerli il progetto prevede di istituire una rete regionale «per la prevenzione e la cura dei disordini neuroginecologici, con l’obiettivo - si legge nel documento - di organizzare l’offerta e garantire l’efficacia degli interventi attraverso lo studio e il monitoraggio dei dati».

L’intenzione è inoltre quella di creare un osservatorio regionale presso l’Assessorato al Welfare, «responsabile di predisporre linee guida diagnostiche e terapeutiche, fornire formazione al personale sanitario e alle pazienti» e promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema. La consigliera Claudia Carzeri fa notare che questo progetto di legge (che andrà in Commissione III e in Consiglio dopo la votazione del nuovo Piano socio-sanitario regionale) intende «dare voce alle tantissime donne che soffrono di queste patologie senza avere i giusti strumenti per affrontarle. Dalla prevenzione, alla presa in carico e fino al percorso terapeutico: grazie a questo atto - dice - l’endometriosi, la vulvodinia e la neuropatia del pudendo avranno delle linee guida specifiche».

Nei Lea

A livello nazionale - ricordiamo - nel 2022 è stata depositata una proposta di legge che mira a inserire la vulvodinia e la neuropatia del pudendo nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) come malattie croniche e invalidanti.

E chiede, tra le altre cose, la promozione di una formazione medica specifica e il supporto alla ricerca. A sostegno di questa proposta era scesa in campo Giorgia Soleri, scrittrice e influencer. «L’obiettivo ultimo - aggiunge la consigliera bresciana - è che il Sistema sanitario nazionale riconosca queste problematiche, purtroppo sempre più diffuse. In tal senso la nostra proposta di legge rappresenta un primo passo».

Diastasi addominale

In materia di salute femminile, la consigliera fa parte di un nuovo gruppo di lavoro tecnico (che coinvolge alcuni specialisti) sulla diastasi dei retti addominali: «C’è molto da fare anche relativamente a questa problematica invalidante - spiega -: ad oggi non tutti gli interventi vengono coperti dal Sistema sanitario».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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